Leonforte. Il dottore Campione si dimette dal pronto soccorso del Ferro/Branciforti/Capra

“Ho rassegnato le mie dimissioni dal Pronto Soccorso leonfortese nel quale prestavo servizio da anni in libera professione”. Così comincia la conversazione con l’ex vicesindaco di Forza Italia dimessosi anche da tutte le cariche politiche per ragioni di opportunità essendo in corso un’indagine a suo carico per corruzione. “Corruzione” chiarisce il suo avvocato in una conferenza stampa. Corruzione e non concussione perchè la concussione “è un coraggio a delinquere del pubblico amministratore maggiore” che agisce su un povero disgraziato, la corruzione è invece un fatto passivo è il corrotto che diventa corruttore… “lana caprina” sbuffa l’avvocato, che continua nella sua arringa con un “Santo Iddio” ma un uomo può vendersi per 327 euro? (costo corrente del climatizzatore di cui indebitamente si sarebbe appropriato il dott Campione dal quale scaturisce l’indagine in corso). “Se dovessi essere corrotto vorrei almeno avere 50, 100, 150, 200mila euro” chiosa l’avvocato. Sulla vicenda giudiziaria attendiamo il corso delle cose, a noi interessa comprendere meglio la posizione del dott. Campione in ambito ospedaliero. “Ho lasciato l’F/B/C perchè non è possibile lavorare in quelle condizioni. Si è rotta anche la TAC. Come può un dottore agire in urgenza e emergenza senza i servizi necessari al primo intervento?”. La situazione del nosocomio leonfortese è oltraggiosa e mette a rischio ogni giorno la salute delle persone che vi afferiscono e la professione del personale medico che vi opera. Il rischio di non poter intervenire tempestivamente è costante. “La sola possibilità che resta all’F/B/C è quella di diventare un PTE con ambulanza medicalizzata”. L’F/B/C in questo momento fa parte delle rete sanitaria siciliana come struttura di zona disagiata ma non può garantire l’emergenza e l’urgenza mancando gli strumenti diagnostici essenziali. “Da anni l’ospedale leonfortese è ostaggio di propaganda politica e non si può amministrare in funzione dei like su Facebook” ammette il dott. Campione “manca la classe dirigente a 360 gradi. Il dialogo con la Regione è stato vano e a nulla sono serviti i viaggi a Palermo. L’ex assessore Razza ha ignorato la condizione dell’F/B/C e se non c’è un intervento diretto della politica regionale il D.G. di Enna cosa può fare?” A cosa è servita dunque la denuncia del sindaco Barbera ai vertici dell’Asp ennese? “Il mio desiderio era quello di trasformare l’F/B/C in un’eccellenza nella lungo degenza, ma questa possibilità è ormai svanita”. “Un medico non può accettare di vedere morire un malato perchè non può fare una radiografia. E’ una sconfitta civile e professionale”.

Gabriella Grasso

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