Interrogazione parlamentare Pd su nomina direttore generale Ircss Oasi Maria SS di Troina
Troina - 27/05/2021
Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo, parlamentari regionali del Pd, chiedono all’assessore regionale della salute Nello Musumeci, che è anche presidente della Regione Siciliana, se “prima di procedere con la nomina del nuovo Direttore generale dell’IRCCS ‘Associazione Oasi Maria SS. ONLUS’ di Troina, è stata fatta una verifica per accertare che il manager indicato sia in possesso dei requisiti necessari a ricoprire l’incarico?”. Nella loro interrogazione i due deputati regionali del Pd fanno riferimento alla determina n. 58 del 24 maggio 2021 del presidente dell’Irccs dell’Oasi Maria SS di Troina, Silvestro Rotondo, con la quale viene proposta la nomina del direttore generale. Nel dare la notizia di quest’interrogazione nessuno dei giornali indica il nome della persona proposta alla nomina di direttore generale. Ma è probabile che sia conosciuto dai due parlamentari che avranno letto la determina di Rotondo, come fa capire la citazione di quella frase “preso atto della designazione da parte dell’assessore regionale della salute”. Cracolici e Lupo chiedono inoltre a Musumeci, nella duplice veste di presidente ed assessore della Regione Siciliana “se, ai fini della designazione e della successiva nomina, siano stati valutati i requisiti secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 229/1999”, e se non si ritenga opportuno, laddove ciò non sia stato fatto, “predisporre con urgenza eventuali atti amministrativi in autotutela”. Anche se ad oggi non si sa chi sia questa persona designata e nominata a direttore generale dell’Ircss dell’Oasi Maria SS, ma lo si saprà presto, se ne può tracciare l’identikit partendo dall’articolo 2 della convenzione della durata decennale stipulata all’inizio del 2020 dall’ Assessorato regionale della Salute e dall’Irccs. L’articolo 2 della convenzione prevede, per la nomina del direttore generale dell’Irccs dell’Oasi Maria SS, un iter complesso nel quale la Regione ha un ruolo decisivo. Il presidente dell’Irccs sottopone all’assessore regionale alla salute una rosa di nomi. L’assessore ne sceglie uno designandolo di fatto alla carica di direttore generale. Al presidente dell’Irccs non rimane che ratificare con un suo provvedimento la designazione fatta dall’assessore regionale. E’ evidente che il presidente dell’Irccs non può fare altro che inserire nella rosa alcuni nomi che ritiene siano graditi all’assessore, che naturalmente sceglierà in base a criteri di competenza manageriale ed esperienza. Ca va sans dire che si è fatto sempre così e si continuerà fare così in Sicilia. Quella del direttore generale non è solo la nomina di un tecnico. Ha anche un risvolto politico. Non c’è da scandalizzarsi, se avviene così. In un istituto destinatario di un contributo regionale di quelle proporzioni per i servizi socio-sanitari che eroga, è comprensibile che il governo regionale, qualunque esso sia, voglia metterci un direttore generale di suo gradimento per tutta una serie di ragioni facilmente immaginabili. Un sano equilibrio tra l’autorevolezza e competenza del management e degli organismi direttivi dell’Oasi e quelle del direttore generale, è la condizione per salvaguardare l’autonomia dell’istituto alla quale teneva tanto il suo fondatore, padre Luigi Ferlauto. Se quest’analisi è corretta, l’identikit del direttore generale è quello di una persona, che di solito esercita la libera professione di avvocato, molto vicina politicamente all’assessore-presidente della Regione Siciliana, con qualche precedente esperienza palermitana in un’altra formazione politica, prelevata dagli ambienti politici palermitani e poco conosciuta al di fuori di Palermo da dove spiccherà il volo verso Troina.
Silvano Privitera