A Pergusa 133 sindaci dei Comuni montani della Sicilia che si battono per la fiscalità di sviluppo

“I 133 sindaci dei Comuni montani della Sicilia si battono per una causa giusta. Chiedono al Governo nazionale e al Parlamento nazionale di poter applicare la fiscalità di sviluppo per risollevare le sorti di zone spopolare ed economicamente in crisi. Credo che sia quanto mai opportuno che domani, a Pergusa, i sindaci di questi Comuni facciano sentire la propria voce all’assemblea di associazioni, movimenti e partiti d’ispirazione autonomista, sicilianista, indipendentista e meridionalista che si battono per la rinascita della Sicilia”.
Lo dice Franco Calderone coordinatore in Sicilia di Equità Territoriale (ET- movimento fondato dallo scrittore, Pino Aprile).
“La nostra Isola, oggi – aggiunge Calderone – vive una fase difficile. Il Covid ha messo in ginocchio l’economia e, per tutta risposta, il Governo nazionale vorrebbe scippare al Sud e alla Sicilia oltre 70 miliardi di euro di Recovery Plan e 2 miliardi di euro di fondi per l’agricoltura. Alla sola agricoltura siciliana verrebbero meno 400 milioni di euro. In entrambi i casi, i soldi verrebbero assegnati alle Regioni del Nord Italia che hanno distrutto il proprio ambiente e la propria agricoltura seppellendo quantitativi enormi di residui tossici, come emerge in questi giorni in un’inchiesta della Magistratura. I rappresentanti di associazioni, movimenti e partiti d’ispirazione autonomista, sicilianista, indipendentista e meridionalista della nostra Isola si incontreranno domani a Pergusa per provare a ragionare, insieme, sulle iniziative da assumere per tutelare la Sicilia dalle continue aggressioni del Governo nazionale e del PUN, il Partito Unico del Nord del quale fanno parte i vecchi partiti politici nazionali. Tutti i siciliani sono interessati alla rinascita delle aree collinari e montane della nostra Isola. La giusta battaglia che stanno combattendo i 133 sindaci dei Comuni montani è anche la nostra battaglia. Anche se, con molta probabilità, molti di questi primi cittadini fanno capo a partiti politici nazionali, li invito a guardare oltre e ad unirsi a noi in una battaglia culturale e politica che tocca tutti i cittadini della Sicilia”.