Nicosia non può sopportare l’inefficienza delle rete!

Nicosia. Nei tempi antichi per distruggere una città si provvedeva ad assediarla e, tagliandole ogni comunicazione con il mondo esterno, ad affamarla, impoverirla e, di fatto, distruggerla. Oggi nessuno più (si spera) è intenzionato a distruggere una città attraverso un siffatto assedio, ma esiste ancora un modo per affamare e impoverire una città. Questo, ai tempi del covid, si chiama disservizio della rete internet. Ormai, con lo smartworking e con tutte le attività che si sono spostate attraverso il web, un disservizio in tale settore comporta un blocco di attività, un affamare le persone, un vero e proprio atto di disumanità, non permettendo agli abitanti del paese afflitto da tale piaga di poter adempiere al loro dovere e avere i propri diritti. Ci notiziano, in questi giorni in cui Nicosia è stata afflitta da disservizi della rete, di pesanti rallentamenti lavorativi, di esami universitari saltati (o meglio gli studenti non si sono potuti presentare e quindi il problema è doppio in quanto oltre al danno del disservizio perdono tempo dovendo ripetere l’esame in altra sessione), certificati, anche urgenti, che non si sono potuti rilasciare, pagamenti infattibili. Insomma, è stato creato un vero e proprio “buco” al tessuto socio-economico di Nicosia. Può questo paese restare a subire un siffatto disservizio? È inutile mettere nei contratti una clausola di salvaguardia di 72 ore da parte delle compagnie, sia perché il Covid e la digitalizzazione dell’Italia richiede un imperativo categorico del “qui ed ora”, sia perché, cosa gravissima, la sera della prima giornata di blocco della rete era stata ripristinata la stessa mandando a chi aveva segnalato un messaggio col “tutto risolto”, facendo quindi abbassare la guardia ed eliminando “piani B” già posti in essere per risolvere le problematiche del disservizio, disservizio che si è presentato il giorno dopo! È questo un atto gravissimo! Facciamo appello all’Amministrazione, rappresentante di tutti i cittadini del Comune di Nicosia, a denunciare questo disservizio, di pretendere i danni alle compagnie e, soprattutto, scuse formali. Perché il loro disservizio ha affamato Nicosia. E Nicosia, la nobilissima Nicosia, non può subire passivamente questo scempio! Perché oggi si può avere sviluppo, si può avere ricchezza, si può permettere ai nostri giovani di restare, se la rete funziona. Non può un paese perdere questa importante occasione per colpa dei disservizi causati da altri (già si è subito abbastanza!): Nicosia deve avere lo stesso servizio ottimo di un qualunque altro Comune perché paga le stesse tasse di quell’altro Comune.

Alain Calò