Ok a bar e ristoranti all’aperto ma occhio al decoro urbano

Ok a bar e ristoranti all’aperto ma occhio al decoro urbano
di Massimo Greco


Dopo più di un anno di chiusura obbligata, bar e ristoranti vogliono giustamente capitalizzare al massimo la stagione estiva e le Amministrazioni comunali sembrano aprire le porte a tutte le forme di consumazione all’esterno. Una sorta di lassaiz faire che, se supervisionato, potrebbe anche attirare qualche turista in più e magari incentivare le nostre famiglie a consumare un gelato o una pizza sotto un allegro ombrellone. E’ il minimo sindacale che può essere fatto per questa tipologia di “partite iva” messe seriamente a dura prova, ma attenzione a non perdere di vista le esigenze di decoro urbano. E sì, perché non tutte le tipologie di dehors sono gradevoli e invitanti. I Comuni potranno stimolare la concessione dei suoli pubblici per tali finalità, ma dovranno contestualmente pretendere dehors semplici e rispettosi del contesto in cui saranno installati. Occhio quindi alle prospettive dei palazzi a valenza monumentale, alle chiese e alle piazze del centro storico e, soprattutto, a non approfittare del momento per rendere definitive strutture che, al contrario, devono mantenere il carattere della precarietà sia sotto il profilo strutturale che funzionale. Non bisogna infatti dimenticare che il classico ombrellone realizzabile in regime di edilizia libera (perché non annoverabile nella nozione di “costruzione”) è solo quello che assolve ad una funzione accessoria, senza determinare alcun aumento del carico urbanistico. In sostanza, strutture riconducibili esclusivamente a manufatti di modeste dimensioni e consistenza, aventi funzioni di mero riparo dagli agenti atmosferici.
Al contrario, andranno valutati con molta attenzione, e preventivamente autorizzati dal Comune, manufatti che per le apprezzabili dimensioni strutturali, per l’impatto visivo, per la loro conformazione e destinazione all’attività commerciale, e per la rilevante alterazione della sagoma esterna dell’immobile di riferimento, implicano un’incidenza significativa sull’assetto urbanistico ed una consistente trasformazione del tessuto edilizio.