Stato di agitazione dei dipendenti dei Consorzi di Bonifica che aspettano i pagamenti

“Mancano 14 milioni di euro per pagare gli stipendi dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica della Sicilia”. Lo denunciano i segretari regionali, responsabili del settore Bonifica, di Fai Cisl Flai Cgil e Filbi Uil, Pierluigi Manca, Filippo Romeo e l’ennese Vincenzo Savarino.
“Il 30 aprile avevamo richiesto un incontro all’assessore regionale all’Agricoltura Scilla, al dirigente generale dello Sviluppo rurale, al dirigente responsabile del settore, ai Commissari Straordinari dei Consorzi e ai loro direttori Generali e comunicato anche al presidente Musumeci, lo stato di crisi nel settore dei Consorzi di Bonifica della Sicilia” – dichiarano i tre sindacalisti – che sottolineano come la decisione di appostare 14 milioni di euro sul PSR 2014/2020 stia creando grossissime difficoltà e criticità nella gestione dei Consorzi. “Queste risorse sono solo sulla carta – precisano Manca, Romeo e Savarino – perché solo 34 milioni dei 48 necessari all’intero fabbisogno finanziario sono disponibili sul bilancio della Regione. Questo avrà come diretta conseguenza l’aggravarsi di una situazione già drammatica, con lavoratori che da anni aspettano il pagamento degli stipendi e delle indennità”. “Tutto questo avviene nel periodo di massima attività della stagione irrigua, con possibili conseguenze negative in tutto il comparto agricolo con gravi conseguenze”. Manca, Romeo e Savarino sottolineano come i precedenti incontri con i vertici dell’assessorato, non abbiano sortito alcun effetto tanto che il 21 maggio è stato proclamato lo stato di agitazione del personale. “Il governo Musumeci deve trovare le risorse necessarie per garantire l’operatività dei Consorzi di Bonifica – affermano Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil – che svolgono un servizio essenziale per la salvaguardia del territorio”.

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redazione-vivienna