Patti, Presidente Parco Floristella – Grottacalda: “ci attiveremo per organizzare eventi internazionali”

Valguarnera. Con l’ingegnere Antonino Alvano, ex sindaco di Enna nonché persona di alto spessore morale e culturale, si completa il puzzle delle nomine al Parco Minerario Floristella – Grottacalda. Si completa sicuramente come meglio non si poteva, anche se sono dovuti passare quattro mesi per rendere pienamente operativo il Consiglio dell’Ente Parco. Ricordiamo che è composto dall’avvocato Piero Patti presidente, nominato dal Presidente della regione, dalla dottoressa Francesca Draià sindaco di Valguarnera, in rappresentanza del Libero consorzio comunale di Enna e dei Comuni del comprensorio, Valguarnera, Aidone, Enna e Piazza Armerina, dall’ingegnere Antonino Alvano nominato dall’Assessore regionale per i Beni culturali. Secondo statuto partecipano pure ai lavori del consiglio con solo voto consultivo, il soprintendente per i Beni culturali di Enna, tre esperti nominati dall’assessore regionale per i Beni culturali scelti tra persone di comprovata esperienza, il presidente del Libero consorzio di Enna nonché i tre sindaci dell’Area del Parco ovverossia Enna, Piazza Armerina ed Aidone, oltre al sindaco di Valguarnera nella qualità di rappresentante dei 4 Comuni. “Finalmente dopo 4 mesi il Consiglio dell’ente diventa operativo- afferma il Presidente dell’Ente Piero Patti. Quattro mesi in cui ci siamo dovuti misurare con ritardi e burocrazie. Venerdì prossimo alle 10- annuncia- si terrà la prima adunanza del nuovo Consiglio per tracciare le prime linee guida per il rilancio del meraviglioso Parco Floristella”. Programmi? E’ chiaro che miriamo fortemente al rilancio in chiave turistica del sito ed a tale riguardo in questi mesi di vacatio ho lavorato per l’organizzazione di qualche evento internazionale di cui al momento preferisco non pronunciarmi. Posso anche aggiungere che mi ha contattato un pool di produttori americani che hanno individuato Floristella come location ideale per la realizzazione di un film sulle miniere e sull’archeologia industriale.” Il Parco Minerario ha indubbiamente potenzialità enormi inespresse. Si estende su un’area di 400 ettari e viene considerato tra i migliori siti di archeologia industriale esistente in Europa. Con le sue miniere di zolfo dismesse e le sue bellezze paesaggistiche rappresenta per la provincia di Enna una grossa opportunità di sviluppo. Anche l’Unesco lo ha valutato tra i primi 10 geoparchi in assoluto e potrebbe diventare uno dei migliori musei di archeologia industriale del meridione. Al nuovo Consiglio di amministrazione non possiamo che augurare buon lavoro.
Rino Caltagirone