Troina: devastata dalle fiamme il territorio a valle del parco eolico

Da ieri pomeriggio, è devastata dalle fiamme quella parte di territorio a valle del parco eolico che comprende anche molte contrade della campagna troinese (Cota, Buscemi, Serro Bianco) e regalbutana.

Dall’estensione del territorio investito dalla fiamme si capisce che i danni provocati alle aziende agricole e all’ambiente sono notevoli. Come sia scoppiato l’incendio non si sa ancora. Ma è difficile pensare e credere che il grande incendio sia dovuto a fenomeni di autocombustione. L’incendio non si è innescato da solo. Devono esserci state più mani ad accenderlo in posti diversi e contemporaneamente. Ma non sono le mani di persone che vogliono passare alla storia come Erostrato, quel criminale e pastore greco che per passare alla storia incendiò nel IV secolo a.C. il tempio di Artemide ad Efeso. Gli efesini lo condannarono a morte e decretarono che il suo nome non venisse mai ricordato. Chi appicca incendi nelle campagne siciliane in estate, non vuole che il suo nome si sappia. Possono essere dei folli, che godono nel vedere le fiamme ingoiare alberi e campi di grano degli altri. Ma possono anche, e spesso lo sono, persone che perseguono scopi inconfessabili e scellerati. E naturalmente, a differenza di Erostrato, non vogliono che i loro nomi si conoscano. Vorrei credere all’autocombustione, ma mi riesce difficile. Ai titolari delle aziende ricadenti in queste contrade invase dalle fiamme, che non conosco chi siano, va comunque la mia solidarietà, per quello che può valere.

Silvano Privitera