Ospedale Loenforte. Il sindaco Barbera si dice tradito dal governo Musumeci, Tar accoglie ricorso ASP su “occupazione” locali Sindaco. Non resta che affidarsi alla Madonna

Ospedale Loenforte. Il sindaco Barbera si dice tradito dal governo Musumeci, Tar accoglie ricorso ASP su “occupazione” locali Sindaco. Non resta che affidarsi alla Madonna

La Commissione Sanità riunitasi oggi, dopo rinvii vari, ha posticipato ancora una volta ogni decisione sull’affaire F/B/C intanto il Basilotta di Nicosia si arricchisce di un altro primario e il TAR accoglie (provvisoriamente, in attesa di esprimersi definitivamente in autunno) le istanze dell’Asp di Enna, sull’indebita occupazione dei locali da parte del primo cittadino. Da diversi giorni infatti il sindaco opera in ospedale nonostante il rischio di contagio dato il risalire dei positivi e la promiscuità dei locali, ma la battaglia dell’amministrazione Barbera contro i vertici dell’Asp, di cui Barbera continua a denunciare l’incopetenza, merita.
Il sindaco ha espresso, nei noti canali con l’ausilio del giornalista a lui molto vicino, la sua delusione verso il governo Musumeci, che aveva a giugno dello scorso anno, promesso segnali forti e immediati e ha anticipato nuove azioni a Enna e a Palermo, se necessario. Le realtà associative e i preti di Leonforte hanno dichiarato il loro appoggio alla protesta e questi ultimi assicurato la loro preghiera per i responsabili della cosa pubblica affinchè si lascino illuminare dallo “Spirito del Signore” invitando la comunità in chiesa Madre, il 7 agosto p.v. alle 19 e 30, a inizio della novena della Principale Primaria Patrona.
“Si nun fussi ‘ppi lu to mantu persi fussimu tutti quanti” si legge sulla targa della Madonnina del Cernigliere e alla Vergine il popolo si è sempre affidato nei momenti di difficoltà e silenzio dello Stato. Da decenni politici, comitati e società civile sfilano a Leonforte, Enna e Palermo per chiedere una sanità efficiente, senza alcun risultato però. Da decenni l’utenza afferente al F/B/C rischia più degli altri cittadini italiani di morire di malasanità per la mancanza di strumenti e personale sanitario e da decenni l’ospedale è una trappola per gli ignari fiduciosi nel sistema sanitario nazionale, che a Leonforte non arriva però.
Il sindaco ha minacciato di alzare il livello della protesta, ma se neppure il governo regionale a lui partiticamente affine ha risposto fino ad ora nonostante il pubblico impegno, e se neppure la Commissione parlamentare Salute dell’Ars riunitasi per volontà dell’onorevole Amata, presidente del gruppo parlamentare Fratelli d’Italia, ha ottenuto risposte, cosa si può fare ancora? Cosa altro deve fare un sindaco per garantire la salute dei suoi cittadini? Allarma il silenzio delle autorità e di molti primi cittadini dell’interland ennese, eccezion fatta per Assoro e Nissoria. Affidiamoci alla Madonna, se non dovesse funzionare potremmo sempre provare con il Copatrono: San Giuseppe.