Valguarnera: Consiglieri Speranza e Bruno chiedono commissione di indagini su caso Castoro

Valguarnera. Dopo il pesante documento del PD provinciale a sostegno dell’ex consigliere Nino Castoro, adesso pure una mozione presentata dai consiglieri di opposizione Giuseppe Speranza ed Angelo Bruno che chiedono una commissione d’indagine, a difesa delle prerogative democratiche dei Consiglieri comunali dopo il “caso Castoro” dimessosi dalla carica per presunte “vessazioni” che avrebbe subito dalla sindaca Francesca Draià. Com’è noto l’ex consigliere comunale nei giorni scorsi ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Enna contro il primo cittadino. I due consiglieri di opposizione, rispettivamente di “Libertà è Partecipazione “ e PD, attraverso un documento, censurano il comportamento del sindaco per non aver fornito la giusta informativa al Consiglio comunale e della ditta Traina, aggiudicataria del servizio rifiuti, qualora avesse assunto comportamenti antisindacali e lesivi della dignità del lavoratore denunziante. Nino Castoro, infatti, sino a qualche mese fa svolgeva il ruolo di sorvegliante per la raccolta e smaltimento rifiuti. Nell’ottobre scorso si candidò nella lista avversa al sindaco ed ottenne un grosso successo con circa 500 voti. Ma la sua avventura durò lo scorcio di pochi mesi, il mese scorso gettò la spugna per fatti che la magistratura dovrà chiarire. “Notiamo spesso – hanno detto Speranza e Bruno – una enorme sofferenza da parte di chi governa la nostra comunità nei confronti di coloro che la pensano diversamente e non possiamo consentire a nessuno di ledere la dignità dei consiglieri comunali o di chiunque impegnato in attività politiche. L’art. 54 della Costituzione afferma che i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche, hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore; se noi lasciassimo cadere nell’oblio questa vicenda, senza chiarirne ogni minimo aspetto, verremo meno al dettato costituzionale, tradendo il ruolo e la sacralità delle istituzioni che noi rappresentiamo”. I due consiglieri infine chiedono al segretario comunale di inviare il verbale della seduta alla Procura della Repubblica, così come le conclusioni della commissione d’indagine.
Rino Caltagirone