“Processione” a Capizzi: lavori in vista per l’Asp di Enna?

In estate, ora come un anno fa, siamo votati al più alto menefreghismo nei riguardi del Covid. Allora il virus era clinicamente morto, oggi “ma tanto abbiamo i vaccini”.  Il problema è che il virus quest’anno non è certamente clinicamente morto dato che la variante delta sta facendo crescere non solo i contagi ma anche, seppure (fortunatamente) in maniera minore, ricoveri ordinari e terapia intensiva. Ma allora il vaccino non serve? Il vaccino serve a prevenire, non a curare. E poi non hanno ancora inventato il vaccino contro la stupidità. Non è infatti che se uno ha il casco va a 200 all’ora perché tanto ha il casco. Rispetta altre regole pur avendo il casco come anche noi che ci vacciniamo siamo tenuti a rispettare altre regole per evitare anche il minimo contagio. Ma ormai cercare di evitare il contagio sembra essere diventata solo una predica di quelli che un tempo Catullo chiamava “senum severiorum”, detto senza il latino rum “borbottoni”. E vabbé, dateci dei borbottoni ma continueremo a portare avanti le nostre idee anche se esse ci condurranno a schierarci contro la maggioranza (anzi, l’avere la maggioranza contraria, o comunque un gruppo di persone che sanno fare solo caciara credendosi maggioranza, è sicuramente metro di validità della giustezza di un’opinione alla luce di quello che sta accadendo). E mentre qualcuno si sta preparando al prossimo autunno, molti corrono ai ripari, le restrizioni aumentano, ci sono delle comunità che non hanno capito assolutamente nulla, quasi fossero a statuto speciale. Si dice che errare è umano ma perseverare è diabolico, quindi come mai Capizzi che a inizio anno era balzata agli onori della cronaca (con un primo articolo da noi fatto che qualcuno cercava di accusare di falso quando poi tutta la stampa nazionale si è interessata al fatto) per un diciottesimo, adesso si ripresenta nei nostri interessi con una processione? È la festa di San Giacomo, festa molto sentita nella comunità capitina ma l’alto sentimento non può essere barattato con la salute pubblica. Girano, infatti, video di una sorta di processione inscenata da alcuni ragazzi (ovviamente senza mascherina… suvvia che sarà mai) nel momento in cui tutte le comunità hanno rinunciato alle loro processioni . Qualcuno potrebbe dire che sono immagini vecchie, ma basta fare un giro su facebook e trovare commenti commossi di persone che lodano i ragazzi per aver inscenato la processione anche senza il santo in spalla. Da garantisti ci auguriamo sempre che il materiale pervenutoci e i commenti siano solamente una grossa montatura per aspirare ad un articolo qui. Ma se così non fosse è chiaro che qualcosa non va in questa comunità e che quindi vengano presi i dovuti provvedimenti senza doverci sorbare inutili dirette facebook.

P.s. auguri all’Asp di Enna (speriamo di no) che a breve tra movide incontrollate, processioni improvvisate, assembramenti senza mascherine e altro potrebbe trovarsi un bel po’ di lavoro.

Alain Calò