Leonforte. Università popolare: da Bologna a Vigata

Leonforte. La lezione dell’Università popolare di giorno 2 agosto non poteva cominciare senza il dovuto ricordo sulla strage di Bologna, che dopo 41 anni attende ancora verità e giustizia.

Dalla strage di Bologna alla Strage Dimenticata di Camilleri si è poi passati, per commemorare i centoquattordici carcerati o servi di pena, ammazzati dalla polizia borbonica nei primi giorni del 1848 in Sicilia. Gli assassini e i loro complici silenziosi proseguirono nella loro carriera prima sotto i Borboni e poi sotto l’Italia unita. Nessuna lapide ne ricorda i nomi e Camilleri per ovviare a questa dimenticanza li elenca tutti alla fine del saggio, fra i 114 compaiono anche due leonfortesi: Bottitta Salvatore di anni 36 e Massaglia Croce di anni 32. La discussione su Riccardino ha contrapposto visioni diverse sulla trasposizione teatrale nel testo narrativo, che pirandellianamente fa dialogare personaggio e autore e televisione e realtà romanzesca, in un caleidoscopio di voci e ruoli di possibilità e fattualità. La lezione, da tutti partecipata, si è conclusa con le testimonianze di Alina presidente del Plastic free leonfortese e di Stefania Lombardo presidente della Banca del Tempo leonfortese. Alina aiutata da volenterosi paesani, nei primi giorni di luglio ha ripulito la Tagliata, raccogliendo ben 112 chili di plastica e Stefania ha raccontato delle attività che la Banca del tempo potrebbe svolgere, cancellando il concetto di prezzo e recuperando quello di valore. A chiosa del confronto camilleriano, Salvatore Cavoli della libreria Mecenate ha detto dei settentrionali che cercano la Sicilia “vera” nella Vigata di Montalbano, sovrapponendo l’immaginario al concreto. La prossima lezione si terrà al Camurrìa dei fratelli Falconieri, il dieci di agosto alle diciannove. Parleremo di “tocco” fenomeno di costume e di Brivaturara in festa. La lezione è aperta a tutti come sempre.
Gabriella Grasso