
Valguarnera. E ci risiamo! L’Asp di Enna, noncurante delle proteste di 15 giorni fa, sospende ancora una volta, anche se per un solo giorno, il servizio di Guardia Medica. Stamane parecchi cittadini che avevano bisogno con urgenza del medico hanno trovato di nuovo la porta sbarrata con il solito cartello che recitava “per carenza di personale medico, la Guardia medica resterà chiusa sabato 9 agosto dalle 10 alle 20. In caso di necessità rivolgersi ai centri più vicini di Enna, Aidone, Piazza Armerina, o al pronto soccorso più vicino, in caso di emergenza”. Questa volta con una gentile concessione: che mentre 15 giorni il servizio venne sospeso per due giorni, sabato è domenica, questa volta solo per la giornata di sabato. Tutto ciò in barba alle rassicurazioni dei vertici aziendali date alla sindaca Draià non appena 15 giorni fa, che il disservizio non si sarebbe più verificato e che trattavasi esclusivamente di fatto eccezionale. E ciononostante la circolare dell’Assessorato regionale alla Salute diramata il giorno successivo al verificarsi del disservizio, che suggeriva ai vertici aziendali di utilizzare nelle Guardie mediche i medici Usca in caso di carenza di personale. Personale impiegato presso le Asp per 30 ore settimanali, che secondo l’Assessorato può supplire gli assenti. Purtroppo non è stato così e i valguarneresi ancora una volta in caso di necessità sono costretti a fare i salti mortali per ricorrere alle cure mediche. Perché per usufruire del servizio di Guardia Medica non puoi recarti nei centri suindicati che distano non meno di 20 chilometri né puoi andare ad intasare le corsie del Pronto soccorso per delle patologie curabilissime. Diciamo che un servizio di prima necessità come quello della Guardia Medica non può essere sospeso o interrotto per alcun motivo perché nella gran parte dei casi è risolutivo nella salvaguardia della salute o della vita di ognuno di noi. Capiamo che quello attuale è un periodo difficile, che i medici sono sottoposti a continuo stress, che è un periodo di ferie, che tutto ciò che non riguardi la salute si può chiudere o interrompere, ma i Presidi sanitari di prima necessità no, non possono essere interrotti per alcun motivo.
Rino Caltagirone