Il Parco Minerario Floristella diventa set per un film-documentario, sullo sfruttamento dei carusi che lavoravano in miniera

Valguarnera. Il Parco Minerario Grottacalda-Floristella è stato oggi teatro di alcune riprese di una troupe statunitense che ha girato delle scene per un documentario internazionale. Prezioso, a tal riguardo, il contributo degli ex minatori che hanno spiegato il lavoro e le condizioni di vita dei “carusi” delle miniere. Tutto ciò grazie al supporto del regista siculo americano Michel Cavalieri di origine messinese, che ha voluto ripercorrere le tappe salienti dei suoi avi siciliani in quel periodo di massima povertà. Il nonno infatti era di Limina in provincia di Messina che emigrò giovanissimo nella terra dei “sogni”, in cerca di miglior fortuna. Cavalieri pur essendo nato e cresciuto negli States è stato sempre interessato alla Sicilia e ai problemi dei siciliani, vivendo con forte senso di orgoglio e partecipazione a quel viaggio della speranza che suo nonno intraprese nei primi del ‘900. Il film- documentario che infatti Cavalieri intende girare, prende spunto da un libro di uno scrittore americano che racconta della schiavitù che si è vissuta in America e che in alcuni ambienti si vive forse ancora oggi, paragonandola a quella che vivevano i cosiddetti “carusi” all’interno delle miniere siciliane, spiccatamente in quella di Floristella, ove venivano impiegati come manovalanza anche ragazzini dell’età adolescenziale. Questo libro dello scrittore americano ha ricevuto numerosi premi ed ha emozionato molto Cavalieri tanto da indurlo a visitare personalmente alcune miniere della regione, in modo particolare quella di Sommatino e questa appunto di Floristella, rimanendo impressionato da questi due preziosi e meravigliosi siti. Tanto da farlo decidere di girare un film documentario sulle condizioni di vita che vivevano sin nei primi anni ’70 ragazzini, giovani e adulti, che tuttavia con mille difficoltà e sacrifici riuscivano a condurre e far condurre alle loro famiglie una vita più che dignitosa. Il regista rimasto sbalordito della bellezza del posto e che intende portare avanti senza mezzi termini il suo progetto, ha voluto particolarmente ringraziare tanto gli ex minatori per il prezioso contributo che con dovizia di particolari hanno raccontato la loro vita presso la miniera, che la governance dell’Ente Parco per l’opportunità concessagli. Dal canto suo il Presidente dell’Ente Parco Piero Patti pienamente soddisfatto dell’evento che sta per realizzarsi, ha tenuto a ringraziare a nome suo e delle comunità viciniori il regista Michel Cavalieri e la produzione americana per avere scelto come set del film- documentario il Parco minerario Floristella, uno dei più importi luoghi di archeologia industriale al mondo. “Siamo felici di aver dato la nostra disponibilità a questa meravigliosa persona mister Cavalieri e alla sua troupe, perché ciò ci consente di avere visibilità internazionale come Parco Minerario- afferma Piero Patti, presidente dell’Ente Parco- e pertanto siamo orgogliosi di portare le nostre radici in America. Patti, ha tenuto a ringraziare inoltre, gli ex minatori per la disponibilità manifestata: “siamo felici di aver dato modo agli ex minatori di portare a conoscenza delle future generazioni la loro storia, che coincide con quella del periodo storico dello sfruttamento minerario della Sicilia e dei grossi sacrifici qui fatti dai lavoratori. I nostri “superstiti”, anziani ex minatori si sono dimostrati un tesoro vivente di conoscenza e di memoria storica.” Il neo direttore avvocato Claudia Cozzo ha voluto sottolineare infine, che il Parco Floristella è aperto e disponibile per future produzioni, documentari e riprese cinematografiche.
Rino Caltagirone