Accardi ex sindaco di Barrafranca: “Il PD, il Partito delle Bugie”

Replica alla nota del PD locale su dichiarazione di dissesto bis del Comune di Barrafranca, a scrivere l’ex sindaco Fabio Accardi:
“Si cari Concittadini il PD di Barrafranca con l’ennesimo comunicato dal solito clichè aggressivo e menzognero cerca di travisare la realtà e offendere la Vostra intelligenza. La storiella potrebbe riassumersi così: – Barrafranca, paesello che fino al 2016 era ridente, prospero, dai servizi eccellenti, ai primi posti per governance ed azione politica, quasi una piccola svizzera siciliana, ad un certo punto si vide piombare il prof. Fabio Accardi, un Attila, un flagello di Dio, peggio delle sette piaghe d’Egitto, che distrusse tutto il “bene” che loro avevano creato.
Peccato che a questa favoletta non credono neanche i bambini.
Basta spulciare gli atti prodotti, leggere bene e tutto diventa chiaro. Nei cinque anni trascorsi sono stati approvati: ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2014/2018, abbiamo portato Barrafranca fuori dal dissesto, sono stati approvati nel 2020 i bilanci di previsione 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018, successivamente con il Commissario regionale che sostituiva il Consiglio comunale decaduto per le dimissioni contestuali di 13 Consiglieri sono stati approvati i consuntivi 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 chiusi con un piccolo disavanzo. In totale abbiamo approvato 10 bilanci. Tutti gli atti prodotti erano corredati di pareri favorevoli sia di natura tecnica che finanziaria e parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti.
Questi sono i fatti!
La seconda dichiarazione di dissesto, come la prima, mi dispiace per il PD, non porta la mia firma. Ma onestà intellettuale, etica politica e coerenza impongono di rappresentare la realtà in modo oggettivo ed imparziale. Purtroppo, oggi, le norme di finanza locale sono inadeguate a rispondere alle esigenze dei Comuni, in particolare dei Comuni del Sud ed ancor di più dei Comuni strutturalmente deficitari e con criticità finanziarie come il Nostro. La contabilità armonizzata obbliga gli Enti ad accantonamenti esagerati (FCDE, Fondi per contenziosi, ecc) per compensare la mancanza di gettito dovuta all’alto tasso di evasione. Quindi, come si dice: “CORNUTI E MAZIATI!” non solo non si incassa ma bisogna accantonare risorse. Infine, il federalismo fiscale che destina, paradossalmente meno risorse economiche ai Comuni del Sud e più al Nord. Atteso che i trasferimenti statali si basano sulla spesa storica e non sui LEP (livelli essenziali delle prestazioni). A tutto ciò si aggiunge, nel nostro caso, la carenza di cassa che non consente all’Ente di onorare il pagamento dei debiti pregressi e l’azione miope di una parte della politica locale che promuove, da anni, azioni legali di massa contro i tributi comunali generando nel cittadino maggiore ritrosia al pagamento delle tasse locali e così: – “IL PIATTO E’ SERVITO!” –
Ma tutto ciò poco importa alla dirigenza della locale sezione del PD, è più importante mettere il bavaglio a Fabio Accardi, infangarlo al sol battito di ciglia, farlo tacere, estinguerlo affinché ogni essere di questa città lo dimentichi. Ma come si dice: “A BARRAFRANCA CI CONOSCIAMO TUTTI” e piuttosto che occuparsi del nemico scomodo si occupassero di fare un po’ di autoanalisi ed autocritica.
Invito, invece, tutte le forze politiche presenti nel territorio assieme alla società civile a sostenere le battaglie dell’ANCI Sicilia in primo luogo sul tema della revisione del federalismo fiscale, i trasferimenti statali devono essere calcolati sui LEP (livelli essenziali delle prestazioni) e non sulla spesa storica solo così arriverebbero al nostro Comune le necessarie risorse finanziarie per garantire i servizi ordinari, primi tra tutti la manutenzione delle strade, della rete idrica, la cura e il decoro urbano, i servizi al cittadino e i servizi scolastici. In secondo luogo sugli aspetti di finanza locale, in particolare in questa fase pandemica, chiedendo la deroga ai vincoli sugli accantonamenti obbligatori al fine di liberare somme, da rendere immediatamente liquidi ed esigibili, sempre, per riparare strade e manutentare il patrimonio pubblico ridando, così, ossigeno ad un economia in asfissia. Queste sono proposte e battaglie serie e concrete che meritano l’impegno condiviso di tutti affinché questa terra torni ad avere la speranza di un futuro possibile”.