Si è scelta questa data perché coincide con il giorno della tragedia (avvenuta nel 1881) nella miniera di Gessolungo, in provincia di Caltanissetta, quando a seguito di un’esplosione ci furono 65 vittime, tra le quali 19 carusi.
Secondo il presidente della Regione «il provvedimento ha lo scopo di conservare e rinnovare la memoria di tutti quei siciliani, ovunque nel mondo, deceduti tragicamente all’interno di miniere, in disumane condizioni di sfruttamento e senza alcuna tutela. Erano soprattutto carusi, ai quali era stato espropriato il diritto alla dignità umana, nella indifferenza – se non nella complicità – dei governanti del tempo. Una pagina vergognosa – commenta ancora Musumeci – alla quale possiamo porre parziale riparo solo con il ricordo e la preghiera. Sono certo che il parlamento siciliano vorrà condividere unanimemente la proposta del governo».
Si calcola che dall’Unità d’Italia agli anni Sessanta del secolo scorso siano stati circa 350 i siciliani morti all’interno delle miniere dell’Isola.