Sperlinga in fermento per le tasse comunali

Un argomento che unisce/divide gli italiani più del calcio è sicuramente quello delle tasse. Perché le tasse sono un esborso di soldi e, soprattutto con la crisi derivante dal Covid, l’inflazione alle stelle (pane aumentato anche del 40%), tutti vorrebbero risparmiare qualcosa. E l’argomento si fa ancora più scottante quando si parla di “tasse comunali”. Soprattutto nelle nostre zone, infatti, dove ci conosciamo tutti e magari diamo anche del “tu” agli amministratori, il capitolo delle tasse diventa qualcosa che porta a scenari meritevoli di attenzione. Sperlinga, il comune più piccolo della Provincia, è forse l’esempio massimo in cui tutti conoscono tutti. E qui l’argomento tasse è molto vivo. La Minoranza presente all’interno del Consiglio Comunale ha infatti indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio Comunale. Una lettera comunque aperta e che qui riportiamo. Aldilà del discorso tasse, si colgono qui diversi aspetti degni di riflessione quali, ad esempio, il ruolo di una Minoranza e di un Consiglio Comunale all’interno della dialettica politica. Inoltre, come troviamo scritto, si porta a conoscenza del fatto che Sperlinga, pur essendo il Comune più piccolo della Provincia, non è riuscito a raggiungere una percentuale di raccolta differenziata “ottima” mentre, a pochi chilometri di distanza, il Comune di Cerami (anch’esso piccolo in numero di abitanti) risulta nella top ten a livello regionale.
Ecco qui il testo completo:
“Vogliamo riprendere il discorso delle TASSE comunali.
E ci assumiamo la responsabilità di insistere, fino alla insolenza.
Poiché le tasse sono state e sono il punto dolente dell’o.d.g. generale del paese.
Un fardello gravoso sulle spalle dei cittadini che ne lamentano, con ogni ragione, il peso eccessivo.
Anche Lei, Sig. Presidente, in Consiglio Comunale, ha alzato la voce sulle tariffe Tari 2021.
E noi della Minoranza abbiamo sostenuto il suo dissenso condiviso da qualche altro membro della Maggioranza, con tono troppo veemente per i timpani delicati di qualcuno.
La sua opposizione a votare ubbidientemente il pacchetto precofenzionato delle tariffe sulla spazzatura era legittima, come giusta era la conseguente richiesta di rinvio del punto all’o.d.g.che Lei aveva avanzato.
Non tanto e non solo per il profilo tecnico, ma di più -e principalmente- per il suo merito politico.
Che rimanda al ruolo e alla dignità del Consiglio Comunale che non può essere ridotto a organo burocratico di mera ratifica, essendo il luogo principe del confronto democratico e della decisione politica.
Non intendiamo, tuttavia, soffermarci sull’esito estroso di quella votazione che portò sulla proposta del Presidente del Consiglio solo i voti della Minoranza e, men che meno, sulla diversamente utile iniziativa del Sindaco Cuccì di convocare un meeting sulle tasse “post mortem”, ovvero a tasse deliberate.
Iniziativa alla quale Egli, forse, attribuiva lo stesso valore di una chiaccherata al bar, avendone siglato il relativo invito solo con un amicale Pino Cuccì, giudiziosamente spoglio della veste istituzionale di “Sindaco”.

Da tempo ripetiamo che, questo nostro tempo, va interpretato, soprattutto da chi riveste incarichi pubblici, con impegno e responsabilità pari alla sua gravità.
Cosi come noi facciamo con la nostra opposizione corretta, rinunciando a qualsiasi recriminazione con la stessa determinazione con la quale, coerentemente, continuiamo a dare il nostro contributo.
Che non vogliamo fare mancare, meno che mai, sulla questione delle tasse locali, in riferimento alle quali noi siamo persuasi che si debba (e si possa) fare di più.
A cominciare dalla Raccolta differenziata, materia nella quale, in tutti gli anni in cui è stato attivato il servizio, il Comune di Sperlinga non ha mai avuto la sufficienza per la incapacità di raggiungere la soglia minima del 65%. prevista dalla normativa in materia.
Standard che avrebbe consentito al nostro Comune di ottenere la premialità e di entrare nella ripartizione del budget annuale di cinque milioni di euro che la Regione Siciliana mette a disposizione dei comuni virtuosi. Pertanto, s’impone la realtà di un Comune che, gestendo un ciclo dei rifiuti a servizio di appena 677 abitanti, non riesce, purtuttavia, a tagliare il traguardo della premialità, i cui proventi -equivalenti a circa 40.000 euro annui- avrebbero consentito la riduzione delle bollette.

Qui non siamo a puntare il dito istruendo processi su eventuali negligenze e inefficacie, ma tacere su questa evidenza amara sarebbe per il Consiglio Comunale comportamento omissivo e dannoso che impedirebbe la necessaria riflessione su possibili errori e manchevolezze, al fine di non ripeterli.
Ora, Sig. Presidente, nella convinzione che Lei raccolga i nostri stimoli, vogliamo semplicemente indicare l’esempio di Cerami.
Comune posizionato all’ottavo posto nella classifica regionale dei 389 Comuni siciliani, il cui Sindaco, del quale ignoriamo eventuali doti podistiche, ha dimostrato di essere più accorto ed efficace di “quelli che non si fermano”.

E, a questo punto, confidiamo che Lei si unisca al nostro auspicio a che possa sedarsi la vena epica di questi maratoneti, sull’onda della quale il Sindaco Cucci sembra ormai sospinto a reclamizzare anche il bucato della biancheria.
Rendendosi, in questa tambureggiante campagna autopromozionale, sempre più simpaticamente somigliante ad un cantautore degli anni settanta.
Della serie: lui se la scrive, lui se la suona e lui se la canta.”

Alain Calò