Filctem Cgil Enna per ripresa industria tessile in provincia

In provincia di Enna , il tessile negli anni, è stato rappresentato da piccole e piccolissime aziende. . Dagli anni 70 agli anni 2000 il polo tessile di Valguarnera e di Gagliano occupavano circa 1000 lavoratori. Dal 1990 fino agli anni 2000, tuttavia– dichiara il Segretario della Filctem Cgil di Enna Alfredo Schilirò – attraverso alcune leggi dello stato, sono nate nuove aziende, ma alcune di queste, attraverso fenomeni speculativi, una volta esauriti i contributi economici ricevuti, hanno dichiarato lo stato di crisi aziendale e il destino dei loro dipendenti è stato quello della cassa integrazione, della mobilità e del licenziamento per arrivare alla chiusura definitiva dell’azienda. Altre, con tanto coraggio, tanta perseveranza e con non poche difficoltà resistono ancora oggi.
In questo preoccupante contesto è necessaria – afferma Schilirò¬ – una ripresa produttiva che veda coinvolti le aziende, le associazioni di categoria, i lavoratori e le organizzazioni sindacali.
Pertanto bisogna mettere in campo nuove misure per stimolare, agevolare e sostenere con interventi concreti tutte le iniziative che vanno nella direzione di far crescere le imprese del settore tessile, anche attraverso accordi di rete, consorzi e creazione di nuovi distretti produttivi puntando su innovazione e ricerca.
Di vitale importanza inoltre la formazione e la professionalizzazione dei lavoratori del settore o di coloro i quali desiderano approcciarsi al Sistema Moda. Il PNRR si muove in questa direzione e per tale obiettivo sono previsti 4,4 miliardi di euro per il triennio 2021-2023. La misura si struttura in due linee di intervento specifiche: Adozione, d’intesa con le Regioni, del Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL), quale programma nazionale di presa in carico, erogazione di servizi specifici e progettazione professionale personalizzata. Attenzione specifica sarà dedicata all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità; Adozione del Piano Nazionale Nuove Competenze, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con l’ANPAL e d’intesa con le Regioni, con l’obiettivo di riorganizzare la formazione dei lavoratori in transizione e disoccupati, mediante il rafforzamento del sistema della formazione professionale e la definizione di livelli essenziali di qualità per le attività di upskilling e reskilling in favore dei beneficiari di strumenti di sostegno (NASPI e DIS-COLL), dei beneficiari del reddito di cittadinanza e dei lavoratori che godono di strumenti straordinari o in deroga di integrazione salariale
Il Tavolo della Moda – conclude Schilirò – istituito al Mise nel mese di aprile, con le parti sociali dovrà essere promotore, – con il coinvolgimento anche della Regione, di iniziative per rilanciare e sostenere il settore in un’ottica di sviluppo sostenibile che deve contraddistinguere il Made in Italy nel mondo.