Rischio DAD per le scuole della provincia di Enna

Nonostante l’appello di numerosi presidi di scuole di ogni ordine e grado, il Governo ha resistito alla tentazione di rinviare la riapertura delle scuole. Ma il problema rimane attuale per le zone ad elevata sfumatura del rosso. Ne parliamo con Massimo Greco.

Quale Istituzione è competente per dichiarare “zona rossa” un territorio?

Allo stato della normativa vigente, che come sappiamo è in continuo movimento, spetta alla Regione istituire l’eventuale zona ad alto rischio di contagio, sulla base di specifica relazione istruttoria del Dipartimento regionale ASOA a cui affluiscono i dati trasmessi dalle singole Aziende sanitarie.

Nell’ultimo decreto legge il Consiglio dei Ministri ha ritenuto di non rinviare la riapertura delle scuole….

Per l’anno scolastico in corso 2021/2022, è stato direttamente il legislatore a stabilire che le attività scolastiche si svolgono in presenza.

Anche in presenza di zona rossa istituita dalla Regione?

No, sia il Presidente della Regione che il Sindaco possono derogare, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti scolastici, al principio della “didattica in presenza” esclusivamente in “zona rossa” e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessita’ dovuta  all’insorgenza  di  focolai  o  al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o  di sue varianti nella popolazione scolastica.

Quindi se dovesse arrivare la dichiarazione di zona rossa per la provincia di Enna le scuole riapriranno in DAD?

Questo scenario è verosimile, ma poiché siffatti provvedimenti dovranno essere motivatamente  adottati  sentite  le  competenti autorità sanitarie e nel rispetto  dei  principi  di  adeguatezza  e proporzionalità, è plausibile che si possa operare “a macchia di leopardo” all’interno del territorio provinciale, miscelando il principio di precauzione a quello di prevenzione.