All’Usca di Nicosia non si possono eseguire più tamponi per carenza di materiali

Il Covid, anche a causa della nuova variante Omicron, sta galoppando sempre più velocemente nei contagi. È quindi necessario, per poterlo fronteggiare, un sempre più accurato screening. Siamo in una guerra e il nemico va stanato porta per porta. Peccato che a Nicosia questa guerra si fa senza armi. Dall’USCA territoriale, infatti, proviene una nota indirizzata all’Asp e ai sindaci del comprensorio in cui opera questo importante presidio sanitario, che da giorno 9 non si potranno più eseguire tamponi per carenza di materiale, nonostante sia stata fatta richiesta di approvvigionamento.
Nella speranza che questo cortocircuito si possa risolvere al più presto per non lasciare abbandonato a se stesso un intero territorio, ricordiamo come l’operato dell’Usca a Nicosia sia stato ad oggi essenziale per poter tracciare e quindi prevenire sul nascere dei focolai, con continue campagne di screening. I soldati, quindi, li abbiamo e abbiamo in questi mesi conosciuto il loro valore sul campo, mancano le armi che devono arrivare quanto prima.
Peraltro, l’attività di competenza dell’Usca di Nicosia è proseguita nelle ordinarie attività attraverso visite domiciliari ai pazienti gravi risultati positivi e all’esecuzione dei tamponi (finchè, ovviamente, vi era regolare rifornimento).
L’ondata è forte e dobbiamo proteggerci. I “piani alti” devono al più presto provvedere per riarmare questo presidio di sanità e per aiutarci in questa nuova lotta al Covid.
p.s.: Il Sindaco di Agira, Avv.Maria Greco ha comunicato nella tarda mattinata che da informazioni assunte presso gli uffici ASP il materiale mancante dovrebbe pervenire già nella giornata di domani.