Barrafranca: protesta pacifica degli studenti del Falcone

Gli studenti del Falcone di Barrafranca, perseverando sul rientro in sicurezza, protestano pacificamente, per mezzo di un sit – in, con lo scopo di stabilire un dialogo costante con le Istituzioni sul rientro in classe in sicurezza. Una delegazione dei rappresentanti degli studenti ha richiesto un incontro con le Istituzioni territoriali ottenendo di essere ricevuti dalla Commissione Straordinaria di Barrafranca nei prossimi giorni.
“La nostra protesta, del tutto legittima – comunicano i rappresentanti – è rivolta alle mancanze della Regione Siciliana e dell’ASP. Ormai l’emergenza – proseguono gli studenti – sta diventando la normalità. Il mondo come era prima ci sembra lontano e la fine irraggiungibile ed il problema è che ci stiamo abituando a vivere così”.

“Stando così le cose – conclude una studente del Falcone citando il celebre “principio della rana bollita” di Noam Chomsky – ci stiamo abituando ad una realtà distopica della scuola e delle istituzioni, e come teorizzò Chomsky – prosegue – immaginate un pentolone di acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Adesso immaginate il fuoco acceso sotto la pentola. La temperatura dell’acqua sale e inizialmente risulta piacevole alla rana, poi però l’acqua diventa bollente e la rana ormai indebolita, anche se la trova sgradevole, non ha più la forza di reagire, allora cosa fa? La rana sopporta e non fa nulla. Nel frattempo la temperatura sale ancora fin quando, semplicemente, muore. Se la rana fosse stata immersa, inizialmente, in acqua già bollente, sicuramente, sarebbe balzata via. Questo ci insegna come la rana si abitua al calore crescente dell’acqua, fino a divenire inebetita, disorientata e a morire bollita, gli esseri umani finiscono per adattarsi alla mediocrità, a circostanze irrisorie, all’insoddisfazione e alla sofferenza, al punto da non avere più le forze per riconoscere i propri diritti, e lottare per conquistarli”. Termina così la studentessa affermando “noi studenti, per mezzo di questo legittimo e nobile gesto, abbiamo dimostrato che Barrafranca non è soltanto il paese soggetto a condizionamenti di stampo mafioso in cui gongola l’illegalità sulle spalle dei cittadini onesti. E’ il paese di molti giovani virtuosi, menti brillanti e intraprendenti, attivisti interessati al bene collettivo, che hanno il desio di uscire dalla “zona evanescente” e agire prima che questo paese si crucci e venga abbattuto, non solo in merito agli intrecci scolastici. In una realtà con sempre meno punti di riferimento, noi abbiamo estremo bisogno di una Rivoluzione Copernicana, soltanto in questo modo considereremo le Istituzioni punto d’appoggio”.

A cura di Noemi Cravotta, studente del Falcone di Barrafranca e Presidente della Commissione Speciale “legalità e lotta alla mafia” della CPS Enna.