Valguarnera: discariche abusive proliferano, da novembre non si ritirano gli ingombranti, Consigliere Speranza redarguisce

Valguarnera. Da novembre non si ritirano rifiuti ingombranti, mentre le discariche abusive proliferano in tutto il territorio con gravi disagi per la gente che vi vive e che in un certo qual modo certifica un certo degrado a cui ci si sta man mano abituando. Discariche nelle periferie del paese che contengono di tutto: elettrodomestici, materiale edile, mobili, materassi e tante altre mercanzie. Rifiuti che dovrebbero essere smaltiti diversamente. Ma non lo sono. E’ solo colpa degli incivili? O, a volte, è per il disservizio arrecato da chi dovrebbe provvedere al ritiro? Sino a qualche mese fa il servizio veniva espletato regolarmente dalla ditta incaricata, con l’indicazione del giorno di consegna e i punti di ritiro. Perché adesso tutto ciò non avviene? Diverse le lamentele di cittadini, ma tali restano. Per il consigliere comunale Giuseppe Speranza si tratta di un disservizio che sta provocando notevoli disagi. E non solo. “La tariffa- commenta- ha registrato nell’ultimo anno un ulteriore incremento del 20% circa che incide sulle economie delle nostre famiglie e delle attività commerciali. Un fenomeno non nuovo, ma diretta conseguenza del disservizio, la moltiplicazione di discariche abusive sparse nel nostro territorio. Un comportamento incivile che condanniamo fermamente- continua- auspicando che ci sia comunque collaborazione e pazienza affinché ogni cittadino faccia la sua parte, perché smaltire in modo illegittimo i rifiuti comporta un costo che paga tutta la comunità, compresi coloro che rispettano con diligenza e senso civico le regole del comune buon vivere. In questa direzione abbiamo espresso in passato apprezzamento per l’intervento di cittadini volontari che più volte sono venuti in soccorso della comunità prodigandosi alla pulizia di alcune aree. Ma certamente questa non rappresenta la soluzione”. Per Speranza non sono comunque i volontari che vi devono provvedere. “Il servizio spetta alla ditta che qualora inadempiente deve pagare delle penali così come previsto dal contratto di appalto. Invece- conclude il consigliere comunale- l’assenza del servizio deve ricercarsi nella mancanza di fondi disponibili. Una delle inevitabili conseguenze di una disastrata situazione finanziaria del nostro Ente che negli ultimi due esercizi finanziari dovrà assorbire oltre 400mila € di disavanzo accumulato nel 2019 più una quota di debiti fuori bilancio che per il 2021 è stata di oltre 80mila € e che per l’anno in corso rischia di essere almeno il doppio, se alcune sentenze condanneranno il nostro Ente. Una situazione drammatica negata o ridimensionata ma che purtroppo si traduce in una evidente restrizione dei servizi alla cittadinanza”.
Rino Caltagirone