Enna – acqua e partite pregresse. Il comunicato del presidente Nino Cammarata

“Ieri mattina si è tenuta l’assemblea dei sindaci da me convocata per trattare l’argomento delle partite pregresse, alla luce di una nuova giurisprudenza, della sentenza della Corte di Cassazione e della sentenza del tribunale di Enna; è stato un confronto molto proficuo; chiaramente è emersa la volontà di cercare di superare un’annosa questione che va avanti ormai da diversi anni e su cui si sta valutando se scelte del passato, certamente discutibili, possano oggi essere messe in discussione al fine di dare una massima e più proficua tutela ai cittadini. Stiamo lavorando per verificare la possibilità di sgravare i cittadini della provincia di Enna da questa odiosa posta che viene prevista in tariffa, anche con un intervento diretto dei comuni, compatibilmente con le condizioni economiche e finanziarie degli enti. Intanto, al prossimo CDA che convocherò nei prossimi giorni, richiederò ulteriori approfondimenti in termini di quantificazione economica della vicenda e avanzeremo una richiesta al gestore di sospensione delle partite pregresse, al fine di valutare ogni ulteriore deliberazione”.
I molti che hanno avuto modo di leggere il comunicato del presidente dell’ATI, hanno poi replicato con: “e perciò? E quindi?”. In effetti, e perciò? E quindi? Cosa devono fare i cittadini? Presentare i ricorsi, proprio in considerazione delle ultime sentenze? Aspettare la prossima convocazione del CDA dell’ATI? Per poi decidere su cosa o cosa, ancora dovrebbe essere compreso. Nel frattempo, le bollette dell’acqua arrivano agli utenti, arrivano con un totale da pagare eccessivo, dato anche dal fatto che le stesse non arrivano mensilmente, ma anche dopo mesi e mesi. Opinabile, discutibile, non è soltanto la scelta delle precedenti amministrazioni, opinabile, discutibile e magari anche tanto altro è nascondersi dietro la trasparenza dell’acqua… ah no, scusate, non arriva per nulla trasparente, il colore è paglierino.
Anna Zagara