Con il Pnrr, nell’ennese: 5 case di comunità, 2 centrali operative territoriali e 1 ospedale di comunità

Che cosa vuole fare la Regione Siciliana per la sanità in provincia di Enna con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc)? Nel Piano operativo regionale (Por), redatto dall’assessorato regionale della salute, che la Regione deve inviare entro il 28 febbraio al Ministero della salute, sono indicate: 5 case di comunità, 1 ospedale di comunità e 2 centrali operative territoriali. Nel Por sono indicati comuni selezionati dall’assessorato regionale della salute per le 5 case di comunità sono: Barrafranca nell’immobile sottratto alla mafia, Enna nel poliambulatorio, Leonforte nell’ex reparto di ostetricia dell’ospedale Ferro Branciforti Capra (FBC), Nicosia nel poliambulatorio e Piazza Armerina nel poliambulatorio. Di centrali operative territoriali ne sono previste una a Enna e un’altra a Nicosia. L’unico ospedale di comunità a Leonforte, che non sarà un nuovo ospedale ma la trasformazione e il riadattamento dell’ospedale FBC a questa nuova tipologia di ospedale. Ma che cos’è un ospedale di comunità? E’ un ospedale da 20 a 40 posti letto della rete sanitaria a ricovero breve e destinata a pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a bassa e media intensità e a prevalente gestione infermieristica. Con gli ospedali di comunità si vuole ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso e alle altre strutture di ricovero ospedaliero, o il ricorso a prestazioni specialistiche. Negli ospedali di comunità sono ricoverati il pazienti dimessi dagli ospedali per acuti per consentire alle famiglie di adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adotto all’esigenze di cura. E’ una struttura di transizione del paziente dall’ospedale all’ambiente di casa. E una casa di comunità che cos’è? La casa di comunità è una struttura fisica in cui opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e può ospitare anche assistenti sociali. La presenza degli assistenti sociali nella casa di comunità rafforza il ruolo dei servizi sociali territoriali nonché una loro maggiore integrazione con la componente sanitaria assistenziale. Che cosa s’intende per centrale operativa territoriale? S’intende la struttura di coordinamento dei servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, che assicura l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza.
Silvano Privitera