Piazza Armerina. Avanzata richiesta rinvio a giudizio l’ex Assessore Alessio Cugini, durante lockdown esercitava abusivamente funzione di Vigile Urbano con casacca e berretto con distintivo del Corpo

Piazza Armerina. Avanzata richiesta rinvio a giudizio l’ex Assessore Alessio Cugini, durante lockdown esercitava abusivamente funzione di Vigile Urbano con casacca e berretto con distintivo del Corpo
Piazza Armerina. I fatti risalgono al 2020 in pieno lockdown, quando per una segnalazione relativa al non rispetto del Dpcm, i vigili urbani si recano nell’abitazione della Consigliera, chiedendo “è qui la festa?”. A quanto pare, sarebbe stato segnalato un festino in zona rossa, o meglio, durante la zona rossa. La perquisizione, non autorizzata, non trova riscontro alla segnalazione, ed in piena allerta arancione e rassicurazioni telefoniche, i vigili tornano alla centrale. La Procura della Repubblica di Enna, apre un fascicolo in merito all’accaduto e dopo aver raccolto atti e testimonianze arriva la decisione da parte del Pubblico Ministero Dott. Massimo Palmeri, il quale, deposita, in data 17/12/2021 nei confronti di Cugini Borgese Alessio “richiesta di rinvio a giudizio” per il reato p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv. e 347 c.p.; per il reato p. e p. dagli artt. 498 e 61 n.2 c.p.; per il reato p.e p. dagli artt. 56, 347; per il reato p. e p. dagli artt. 110/117 e 323 c.p.. “Richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Gabrieli Paolo, per il reato p.e p. dagli artt. 81 cpv., 326 e 61 n.2 c.p.; per il reato dagli artt. 81 cpv., 326 e 61 n. 2 c.p.; per il reato p.e.p. dagli artt. 110-117 e 323 c.p.. L’ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari a norma dell’art. 418 comma 1 c.p.p., ha fissato l’udienza in camera di consiglio per il giorno 19 Maggio 2022.
Si precisa che il rinvio a giudizio non si riferisce alla sola “visita” ad una Consigliera comunale ed altri, ma anche sull’utilizzo della divisa dei Vigili Urbani da parte dell’Assessore Alessio Cugini.





Riceviamo a poco meno di due ore dalla pubblicazione (ore 19:08) alle 20:53 con posta certificata la seguente replica/rettifica da parte dell’ex Assessore al Comune di Piazza Armerina, Cugini, che riportiamo alle ore 21:16:
Gentile Direttore,
prendo atto della pubblicazione dell’articolo dell’8.02.2022 dal titolo ” Piazza Armerina. Rinviato a giudizio l’ex Assessore Alessio Cugini, durante lockdown esercitava abusivamente funzione di Vigile Urbano con casacca e berretto con distintivo del Corpo”.
E’ necessario al riguardo che Ella rettifichi già il titolo ed il corpo dell’articolo in questione, dal momento che non può affermarsi che lo Scrivente sia stato rinviato a giudizio, ma che sia stata avanzata richiesta di rinvio a giudizio, che è atto ben diverso da quello da Lei indicato, che sarebbe, casomai, assunto all’esito dell’udienza preliminare, da celebrarsi fra oltre due mesi.
La foga è tale da dare, del resto, per provata l’ipotesi accusatoria che è ancora sub iudice, tenendo conto che l’innocenza è presunta fino alla definitività della sentenza.
Si comprende il fin troppo evidente livore nei confronti dello Scrivente da Lei manifestato all’esito dell’udienza celebrata ieri innanzi il Tribunale di Enna e che la vede imputato per diffamazione consumata ai danni dello Scrivente, livore testimoniato dal fatto che all’esito dell’udienza Ella ha tenuto ad avvicinare il Sottoscritto con frasi alquanto sinistre – fortunatamente ascoltate anche da chi era al telefono con me in quel momento.
Comprenderà, nondimeno, che è necessario sempre abbandonare il livore personale nella veste in cui opera, e per l’effetto, ferma restando la necessità di immediata rettifica, è riservata la tutela dello Scrivente nelle sedi opportune, come del resto Le è ben noto.
Con i migliori saluti.
Avv. Alessio Cugini Borgese


Risponde il Direttore, Giuseppe Primavera, come da Lei specificato abbiamo ripreso “avanzata richiesta rinvio a giudizio”, come da copia pubblicata in calce. Nessun livore nei suoi confronti – ognuno fa il suo lavoro – logicamente è giusto far sapere ai lettori che la causa a cui si riferisce nell’udienza di ieri è stato affermato che la notizia non è assolutamente falsa. In merito “frasi alquanto sinistre” affermo di averla cercato di salutarla (quando già fuori dal palazzo) con un “ci rivedremo il 19 maggio” riferendomi all’atto sopra pubblicato che avevo appena ricevuto in copia e annunciandone la pubblicazione in data odierna. Nessun problema a rivederci nelle sedi opportune se vuole essere una minaccia o incedere con alterigia, come è Suo solito, anche, con denunce temerarie.