Enna. Giuseppe Arena: “perché mi candido alle primarie del Pd”

Giuseppe Arena, 57 anni, avvocato e docente universitario a contratto, per dieci anni sindaco di Centuripe, annuncia di volersi candidare alle primarie per la scelta del candidato Pd all’Assemblea Regionale.

“Il primo motivo, quello più profondo, – dice l’Avv. Arena – ha a che fare con quello che è successo in questi due anni. Un virus sconosciuto e inaspettato ha sconvolto le nostre esistenze, capovolto le nostre certezze, costringendoci, giocoforza, a mettere in discussione il modello di sviluppo sin qui seguito. Ha messo a nudo, insomma, la grande fragilità che, diciamo pure inaspettatamente, hanno dimostrato le nostre società, le “società avanzate dell’avanzato Occidente”, davanti alla presenza e agli effetti del nuovo coronavirus. E, di fronte a tutto questo, ciascuno deve fare la propria parte. Ho avvertito il dovere di dare il mio contributo al dibattito che, su questi temi, dovrà coinvolgere il nostro territorio e la nostra Sicilia”.

Arena è stato il primo Segretario provinciale del Partito Democratico ennese, coordinatore di quel comitato “14 ottobre”, che portò alla costruzione del partito, sotto la forte spinta di una grande partecipazione democratica dal basso. “Ricordo il grande entusiasmo di quei giorni, il sogno di una forza autenticamente riformatrice che prendeva corpo nel nostro territorio, mettendo insieme culture e storie politiche diverse a servizio di un progetto comune”.

E oggi, dopo una lunga pausa dalla politica, arriva la scelta di mettersi nuovamente in gioco, partecipando alle primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato all’Ars: “Ho sempre creduto nella potenzialità delle primarie come strumento democratico per la selezione delle candidature e, soprattutto adesso, penso che possano rappresentare un’opportunità straordinaria.

Per questo ringrazio Fabio Venezia che le ha proposte, cogliendo l’esigenza di allargare il più possibile il campo del Partito Democratico. Questa è la sfida che mi sento di cogliere continua Arena – cercare di riportare all’interno del partito tutte quelle sensibilità che, per troppo tempo, sono rimaste alla finestra, per trasformare la crisi che stiamo attraversando in un’opportunità di rilancio. Sono convinto che il bivio di fronte al quale si trova oggi il nostro Paese è quello riguardante la scelta della strategia di uscita dalla crisi. Le opzioni principali sono due: da una parte, quella del ritorno alla situazione precedente alla crisi, una volta apportati gli aggiustamenti più urgenti. Dall’altra, quella che viene definita “della resilienza trasformativa”, il cui obiettivo è quello di accrescere le capacità di resistenza del sistema nei confronti di future crisi, cercando di costruire un nuovo modello di sviluppo in cui territori interni come la provincia di Enna possono avere un ruolo centrale.

Sono fermamente convinto, infatti – prosegue Arena – che il rilancio delle aree interne sia al contempo una sfida difficile ma anche l’unica opportunità concreta per far ripartire la Sicilia. Perchè è ormai chiaro a tutti che la prima, fondamentale traccia del cambiamento necessario, è quella che si sintetizza nella formula dello sviluppo sostenibile. Quello sviluppo già propugnato nella Laudato Si’, l’enciclica di Papa Francesco sulla cura della “casa comune” in cui la preoccupazione per la natura, l’equità e l’impegno nella società risultano inseparabili, e che non risponde a una visione per illuminati e solitari profeti, ma è la prospettiva che più unifica le giovani generazioni, in ogni parte del mondo.

Proprio per questo in un’area come quella della provincia di Enna, ricca di storia, di territorio e di potenzialità ancora inespresse, è necessario fare davvero sistema, come pure è accaduto in anni in cui la sinergia tra Istituzioni, forze sociali ed imprenditoriali consentì la realizzazione di opere importanti, prima fra tutte l’istituzione dell’Università Kore. E se dovessi individuare una criticità da affrontare, penso che in questi anni sia mancata una regia. E certamente la mancanza di una guida politica dell’Ente Provincia, oggi Libero consorzio, è stata uno dei problemi principali e per questo ritengo che su questo la politica regionale debba dare un segnale forte, ritornando all’elezione diretta del Presidente e del Consiglio provinciale. Superando così, definitivamente, quella logica del rinvio, che ha, nei fatti, cancellato le ex Province siciliane dall’agenda politica nazionale e regionale, sacrificandole sull’altare di tagli che non hanno mai incluso un’analisi seria su quelli che sarebbero stati davvero i “costi” e i “benefici” di una loro abolizione. 

E per fare tornare la provincia di Enna pienamente competitiva – conclude Giuseppe Arena – le parole chiave sono due: apertura e coinvolgimento. Non ho mai creduto ai solisti ma alla forza del gioco di squadra. Lo racconta la mia storia personale. Pur avendo una storia e una tradizione politica radicata, ho sempre cercato di aprire più possibile la partecipazione e di interpretare l’appartenenza al Pd, da segretario come da semplice iscritto, in questa direzione. Per questo cercherò di riportare nel partito tante persone che si sono allontanate, perché, oggi più che mai, serve il contributo di tutti”.