Per il Troina calcio, il problema non è la caduta ma l’atterraggio

A guardare la classifica del campionato di calcio del Girone I della Serie D, la prima impressione che se ne ricava è quella di un Troina calcio in caduta. Stando all’ultimo posto in classifica, è questa l’immagine che dà il Troina. Anche la vicenda delle pesanti cartelle esattoriali, che l’Agenzia delle entrate ha consegnato alla viglia di Natale dello scorso anno ad un gruppo di esterrefatti soci dell’Asd Troina, fa pensare ad una caduta e alla famosa battuta che si sente in un film francese degli anni novanta.

Nel film si racconta la storia di un uomo che cade dal cinquantesimo piano di un palazzo. Per farsi coraggio, passando da un piano all’altro durante la caduta, quest’uomo si ripete: “Fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene. Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio”. Ed è all’atterraggio che qualcosa si rompe, quasi sempre! Fuor di metafora, la stessa cosa capita anche alle squadre di calcio di un piccolo paese con un’economia fragile che raggiungono ambiziosi traguardi con l’aiuto di qualche danaroso imprenditore forestiero. Un imprenditore che, per quanto forte possa essere la passione per il calcio, ha anche altri interessi, che sono propri di un imprenditore e che non sempre coincidono con quelli di una squadra di calcio. Vicende recenti e passate segnalano le difficoltà alle quali va incontro la società calcistica di un piccolo paese di 8700 abitanti che non ha un’economia florida, non dispone di un forte sistema imprenditoriale e dove si pensa ai contributi del comune persino per scongiurare la chiusura dei circoli ricreativi. Qui l’unico imprenditore è il comune che ha aiutato l’Asd Troina in tutti modi, dandole cospicui contributi ogni anno e ristrutturando lo stadio Silvio Proto per adeguarlo agli standard previsti per il campionato di serie C. Nella stagione calcistica di un paio di anni fa, le ottime prestazioni della squadra di calcio hanno alimentato nella tifoseria locale e nell’amministrazione comunale il sogno del salto dalla Serie D alla Serie C. Si dice che il calcio crei economia. Ma se il costo che si deve sostenere per perseguire grandi ambizioni, impossibili da soddisfare, è molto più alto dei vantaggi che si ottengono, allora bisogna cominciare a riflettere sull’esperienza fin qui vissuta.
Silvano Privitera