La guerra in Ucraina sta facendo vedere alle popolazioni più giovani il volto cattivo dell’essere umano che per un nonnulla è pronto a scagliarsi contro il suo prossimo con tutte le sofferenze e la distruzione derivanti.
L’Europa è stato un baluardo di pace per più di 75 anni, ma è importante non dimenticare quanto sia stata cruenta l’ultima guerra che è arrivata anche nei nostri paesi, girovagando per le nostre vie e portando con sé tante morti e tanta paura. Ecco perché assume un importante valore quanto si sta facendo per ricordare l’anniversario dello sbarco Alleato in Sicilia avvenuto nel luglio 1943, ovvero quasi 80 anni fa. Un evento tragico ma necessario per aprire un nuovo fronte a Sud (nel 1944 ne sarebbe stato aperto un ulteriore con lo sbarco in Normandia) e senz’ombra di dubbio cruciale per la Nostra storia nazionale perché partecipò, assieme anche al bombardamento del quartiere di San Lorenzo a Roma, a dare la spallata finale per la caduta del Fascismo il 25 luglio 1943. Cosa da notare che in quei giorni della caduta di Mussolini gli Alleati Anglo-americani si trovavano proprio nel nostro entroterra (la celebre battaglia di Troina, infatti, si ebbe a inizio agosto dopo aver precedentemente liberato Agira, Nicosia e Cerami).
Ma la macchina organizzativa non si ferma qui in quanto l’Associazione cercherà di trovare un’interlocuzione con la Regione Sicilia alla quale proporrà il progetto chiedendone il Patrocinio oltre a coinvolgere altri Enti e Comuni sparsi per il territorio siciliano.
Oltre al ricordo, l’idea progettuale è quella di creare una nuova fase di marketing turistico per la Sicilia.
Da un lato, quindi, il turismo, dall’altro lato il ricordo, perché coltivare il ricordo è il modo migliore per evitare che oggi qualcuno possa dire quanto hanno detto i nostri nonni, ovvero che mai avrebbero potuto pensare di ritrovare la guerra qui, nella nostra terra.
Alain Calò