Comune di Nissoria disponibile ad ospitare persone provenienti dalla Ucraina

Il presidente della Regione Musumeci, nella qualità di commissario delegato dello Stato per l’emergenza dell’Ucraina, ha avviato il coordinamento territoriale della Regione Siciliana per la gestione dell’accoglienza dei profughi. Nel corso della riunione operativa svoltasi a Palazzo Orléans insieme ai nove prefetti dell’isola, agli assessori alla Famiglia Scavone, alla Salute Razza, e al capo della Protezione civile regionale, Cocina, sono state definite le prime azioni organizzative per la gestione del flusso migratorio dall’Ucraina.
Il coordinamento territoriale tornerà a riunirsi nei prossimi giorni, ma sono già diverse le associazioni a dare la loro disponibilità per ospitare profughi Ucraini. Non mancano le iniziative dei comuni di tutta la provincia Ennese, a tal proposito il sindaco di Nissoria Armando Glorioso, ha inviato una richiesta disponibilità ad ospitare cittadini ucraini profughi di guerra al Prefetto di Enna.
Glorioso comunica, la disponibilità ad ospitare nel Comune di Nissoria persone provenienti dalla Ucraina, è in grado, di allestire due cucine per la fornitura di circa 200 pasti al giorno, disponibilità di abitazioni, B&B che opportunamente convenzionati potrebbero ospitare circa 20/30 persone, case singole e appartamenti, arredati, non abitate che potrebbero essere locati a prezzi modici.
Infine, precisa , che non avendo avuto il tempo di interloquire con la popolazione, non si è in condizione di poter stabilire se ci sono persone che vorrebbero mettere a disposizione camere in famiglia, case, cucine e altra assistenza , in maniera volontaria e gratuita.
“La nostra Amministrazione, dichiara il sindaco Glorioso, ha avuto in passato una esperienza di promozione della ospitalità con la creazione “di fatto” di un “Paese Albergo” che coinvolgeva circa 20 unità immobiliari, di altrettanti nissorini, che con la formula della “ospitalità in famiglia” ospitavano circa 25/30 persone alla settimana. Proprio il conflitto inziato nel 2014 tra Russia e Ucraina fece interrompere questa esperienze che vedeva i russi come ospiti a Nissoria. Oggi quella esperienza maturata potremmo paradossalmente metterla a disposizione del popolo ucraino ingiustamente attaccato dalla Russia”.