Villapriolo. Taglio del nastro, domenica mattina, per il nuovo campo da padel realizzato all’interno dell’area della struttura polivalente “Felice Crupi”.

All’evento hanno preso parte il sindaco Giuseppe Fasciana, l’assessore allo Sport Aldo Gruttadauria e diversi dirigenti di associazioni del territorio; mentre a benedire la struttura, alla presenza di molti cittadini e giovani sportivi, è stato il parroco Salvatore Bevacqua. L’impianto, realizzato a spese dell’Asd Soccer Five del presidente Massimiliano Nasonte, alla quale è stato affidato in gestione l’intero complesso sportivo, sarà in grado di offrire una differenziazione dell’offerta del centro, con conseguente espansione del numero di persone spronate ad utilizzare la struttura. “Ricreare aggregazione, valorizzare un piccolo borgo attraverso la pratica sana dello sport, condividere momenti di giovialità, di divertimento. Il padel, oggi, è un’occasione di riscatto per una comunità come quella di Villapriolo”. E’ stato questo il commento del presidente del Circolo Fotografico Siciliano, Mario Volanti.

“Grazie al presidente Nasonte possiamo disporre di una nuova offerta sportiva- ha affermato invece il sindaco Fasciana – che coinvolgerà non soltanto Villapriolo, ma anche Villarosa e tutto il territorio circostante. Nasonte è un giovane entusiasta del suo lavoro –ha aggiunto- in cui mette tutta la sua passione e competenza fino a raggiungere, come in questo caso, l’obiettivo. Il nuovo impianto si aggiunge alle altre offerte sportive e ricreative del nostro territorio. Oggi è bello vedere la presenza di tante persone e di moltissimi ragazzi pronti a iniziare una partita”. Nasonte, dal canto suo, ha ringraziato il sindaco e i tanti presenti per averlo “sostenuto nella realizzazione di questa struttura. Il padel è sempre più apprezzato –ha detto- e da oggi possiamo rispondere alla richiesta di praticarlo nella nostra cittadina”.

“Un investimento importante –ha commentato il commercialista Alessandro Brugognone- quello dell’Asd Soccer Five, che ha deciso di destinare proprie risorse ad una struttura pubblica, puntando sullo sviluppo di uno sport già molto gettonato in altre realtà”.
Giacomo Lisacchi