Enna. Una città in vendita

Enna. Una città in vendita
di Massimo Greco

Non occorre essere uno specialista per leggere in questo grafico il drammatico crollo della popolazione residente nel Comune di Enna e per rendersi conto di quanto grave sia la crisi che l’ex capoluogo di provincia sta vivendo. Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente si è attestata a 26.037. Il dato demografico è certamente tra i più significativi, ma ce n’é un altro che rende ancora più triste la decrescita ennese e riguarda il dato delle vendite degli immobili. I “vendesi” che abbiamo contato superano i 700 tra Enna bassa, Enna alta e Pergusa e sono destinati a salire in modo inversamente proporzionale al decremento demografico. Le “vendite” aumentano al diminuire della popolazione residente e la divaricazione di questa forbice sembra inarrestabile. Non è semplice individuare le cause di ciò che sta accadendo e, verosimilmente, per fare questo l’aiuto degli specialisti non guasterebbe. Ciò che invece ci infastidisce non poco è l’insostenibile inconsapevolezza di quella classe dirigente attuale – con in testa quella politica – che sembra volere continuare a mettere la testa sotto la sabbia, quasi a volerne esorcizzare la gravità. Non ci si sta rendendo conto che, così facendo, resteremo tutti prigionieri di livelli culturali bassi, refrattari a stadi più alti di conoscenza, restii all’approfondimento, al confronto, alla dialettica. Questa tipologia di classe dirigente, poco propensa alla riflessione scientifica dei problemi della complessità di un’area interna e centrale come la nostra non è adeguata alla sfida e di questo limite, prima che sia troppo tardi, bisognerà prenderne coscienza.