I Sindaci della provincia di Enna incapaci buttino giù la maschera…. prima che sia troppo tardi! (parte prima)

I Sindaci della provincia di Enna incapaci buttino giù la maschera…. prima che sia troppo tardi!
Parte prima


Il Comune è l’ente esponenziale di una comunità governato da organi (Sindaco e Consiglio comunale) scelti democraticamente a seguito di periodiche elezioni. Il Sindaco è eletto direttamente dai cittadini, sulla base del programma politico-amministrativo che si è impegnato a realizzare, senza che sussista più necessariamente un rapporto fiduciario con il Consiglio comunale. In tale posizione di diretta responsabilità politica verso i cittadini, il Sindaco assume un ruolo attivo e funzionalmente autonomo nell’ambito dell’ente locale, che si esplica anche mediante l’esercizio di funzioni generali d’indirizzo, d’impulso, di proposta, di direzione, di coordinamento e di controllo, al fine del miglior perseguimento delle finalità indicate nel programma elettorale e, più in generale, della tutela degli interessi pubblici dell’ente. Al netto della mozione di sfiducia che può essere presentata a determinate condizioni dal Consiglio comunale, i cittadini che hanno scelto il proprio Sindaco sono costretti a tenerselo per tutta la durata del mandato elettivo senza avere la possibilità di sostituirlo nel caso in cui lo stesso non sia rispondente alle aspettative ovvero, come spesso capita anche dalle nostre parti, si sia manifestato un bluff.

Tipico è il caso di quel Sindaco che, dopo essere stato eletto sulla base di proclami elettorali all’insegna del “cambiamento”, non solo caratterizza la propria azione di governo attraverso comportamenti e modelli che tradizionalmente alloggiavano nella cosiddetta “prima repubblica” (spartizioni di poltrone, clientelismo, assistenzialismo, logiche elettorali, favoritismi, forzature amministrative, etc…), ma manifesta evidenti deficit in ordine alle citate funzioni d’indirizzo politico, impulso, proposta, direzione e controllo. Incapacità che diventano vistose allorquando vi è l’impellente esigenza di dialogare con altri Sindaci e con altre Istituzioni (statali, regionali, ed autonomie funzionali) per il raggiungimento di finalità d’interesse sovra comunale. Un Sindaco che non ha questa capacità e queste caratteristiche dovrebbe riconoscerlo, gettando la maschera e facendosi da parte prima della conclusione del mandato. Il tempo è prezioso e non consente più masochistiche attese né metamorfosi politiche in capo a chi ha consapevolmente “truffato” il voto dei cittadini “spacciandosi” per il paladino del “cambiamento”.
Massimo Greco