
Valguarnera. Soddisfazione sicuramente nell’apprendere che la Regione Siciliana, in occasione del Giro ciclistico di Sicilia, abbia stanziato quasi 7 milioni di euro per la manutenzione straordinaria ed ordinaria della rete stradale di 6 provincie siciliane, di cui 2,4 milioni per alcune strade dell’ennese, per l’esattezza, la strada provinciale 78 e la 49 che ricadono tra Piazza Armerina e Barrafranca, ma nello stesso tempo, nonostante le svariate promesse di intervento, profonda amarezza per le condizioni in cui versa ancora oggi la S.P. 4, senza dubbio tra le più importanti della provincia, che collega lo svincolo autostradale di Dittaino e l’Outlet con Valguarnera e Piazza Armerina. Una arteria trafficata giornalmente da migliaia di mezzi leggeri e pesanti, importantissima e vitale per l’economia del territorio provinciale. Essa allo stato attuale, come abbiamo scritto molte volte, si presenta ancora in uno stato sempre più pietoso, percorrerla diventa un’odissea: buche lungo tutto il tratto, avvallamenti, manto stradale sdrucciolevole e sgangherato con frane mai rimosse, in particolar modo sul tratto Mulinello – Valguarnera, ove c’è da prestare molta attenzione per le sospensioni delle auto e i copertoni. Ma anche priva di segnaletica verticale ed orizzontale e con i giunti che sul viadotto Grottacalda saltano periodicamente. Per non sottacere poi, sullo stato di vetustà in cui versano i piloni che reggono il ponte Mulinello. Quanto bisogna attendere ancora per rimetterla in sicurezza? Ci risuonano ancora alle orecchie le dichiarazioni dell’Assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, allorquando il 30 agosto 2018, accompagnato da esponenti locali e provinciali di Forza Italia nel corso di un sopralluogo ebbe a dichiarare che per la Sp 4 ci sarebbero state delle risposte in tempi brevissimi e che per l’ammodernamento e la messa in sicurezza erano pronti 19 milioni di euro. Somme – ebbe a dire – che già erano state stanziate dalla Regione Siciliana e che sarebbero state presto sbloccate. L’unico nodo era rappresentato dal passaggio dell’arteria dall’ex Provincia Regionale all’Anas, che sarebbe avvenuto entro pochi mesi. L’on. Falcone in quel sopralluogo constatò personalmente la vetustà dei piloni che sorreggono il ponte Mulinello e le condizioni pietose del manto stradale, dal ponte Mulinello sino al bivio Furma (una ventina di Km. circa). Due mesi dopo il 29 ottobre, venne effettuato un vertice presso il Comune di Valguarnera, presenti oltre all’on. Falcone, i sindaci di Valguarnera e Piazza Armerina Francesca Draià e Nino Cammarata, il deputato regionale ex 5 Stelle Elena Pagana, nonché alcuni dirigenti regionali dell’Anas, funzionari dell’ex Provincia e vari consiglieri e assessori comunali. In quell’occasione supportato da alcuni dirigenti dell’Anas, l’assessore alle Infrastrutture ebbe a dichiarare che entro il 30 novembre 2018 tra Anas, Regione ed ex Provincia sarebbe stato stipulato un accordo quadro che avrebbe previsto appunto il passaggio della Sp4 nelle reti gestite dallo Stato.


E ribadito ancora una volta che per la ristrutturazione dell’intera arteria erano stati stanziati in due trance dalla regione siciliana, ben 14+ 5 milioni di euro e dal Cipe altri 34, 4 milioni di euro che sarebbero serviti per la Nord- Sud, la strada dei due mari che comprende pure la Sp4. Ma il passaggio fondamentale – ebbe a sottolineare – era che la strada passasse sotto l’egida dell’Anas. Passaggio, purtroppo mai avvenuto, nonostante le sollecitazioni di parecchi deputati regionali. Quello somma purtroppo, per quello che si sa, non è mai arrivata, arrivarono a fine dicembre sempre di quell’anno solo 460 mila euro per interventi tampone che riguardavano prevalentemente lavori di segnaletica stradale e barriere di sicurezza, nonché per la bitumazione di un breve tratto del rettilineo Mulinello. Ma nulla più. Ma non è finita qui, perché nell’agosto 2021 il deputato di Valguarnera segnalò che sarebbero arrivati dal Ministero delle infrastrutture ben 6 milioni di euro per la viabilità ennese, parte di questa somma per la Sp4. Ma ancora oggi presenta il volto di un pugile suonato che non riesce ad alzarsi dal tappeto.
Rino Caltagirone