Valguarnera: continua a crollare la chiesetta della Santa Croce. Intervenuti i Vigili del Fuoco per rimuovere le macerie

Valguarnera. Un degrado, un imbarbarimento totale, non si potrebbe definire diversamente quel che viene considerato uno dei luoghi simbolo di Valguarnera: la Santa Croce con la sua piccola chiesetta e le sue tre croci, situate nel punto più alto del paese, proprio in cima alla collinetta che domina il paese.

Nella mattinata di oggi sono dovuti accorrere i Vigili del Fuoco per rimuovere quel che rimaneva di quella magnifica struttura, lasciata, purtroppo, colpevolmente all’oblio e all’incuria del tempo. Rimosse le lamiere poste a protezione del tetto già semidistrutto che hanno trascinato pure parte delle pareti. Un disastro a cui non è stato posto mai alcun argine e che si è perpetuato nel tempo, senza che nessuno intervenisse, considerato che nel corso degli anni erano stati distrutti i quadri in mosaico che si trovavano ai piedi delle tre croci e che raffiguravano la stazione della via Crucis, meta di pellegrinaggio da parte dei fedeli nei giorni di quaresima. Piange il cuore aver consentito che il tutto si deteriorasse sino a tal punto.

Un piccolo capolavoro la chiesetta che si stagliava verso il Cielo assieme alle tre maestose croci, sulla parte più alta del monte Calvario. Un luogo sacro edificato e voluto dal mitico don Peppino Loggia, che finanziò agli inizi degli anni ‘70 l’opera, allo scopo che divenisse un punto di riferimento non solo dei valguarneresi ma anche di molti visitatori forestieri. Oggi invece è diventato più che altro un luogo cupo, circondato da antenne televisive e dei cellulari, col contorno di erbacce e di profilatici cosparsi per terra.

La bellissima chiesetta subito dopo la sua edificazione, Peppino Loggia la donò alla Parrocchia di San Francesco, affidandola alle sue cure. Il parroco don Agatino Acireale negli anni scorsi, visto il continuo degrado e la condizione pietosa in cui versava, dichiarò la sua disponibilità a cederne la proprietà al Comune di Valguarnera, impegnandolo però a portarla all’antico splendore. Ma tutto naufragò nel nulla. Dal Comune, da quel che risulta, non si è avuta mai alcuna risposta.
Rino Caltagirone