Enna. Tutto pronto per l’ex CISS di Pergusa

Enna. Tutto pronto per l’ex CISS di Pergusa
di Massimo Greco

Questa volta dovrebbe essere quella buona, l’ex CISS di Pergusa, sarà adibito a Centro Hub di riferimento regionale per la riabilitazione anche nell’ambito delle patologie dementigene. Sarà pure una notizia dal sapore elettorale incalzata da “Striscia la notizia”, visto che è già iniziata la corsa alla candidature per il rinnovo degli organi di governo della Regione siciliana, ma a noi interessano “i fatti” e la delibera con la quale l’ASP di Enna, su mandato dell’Assessorato regionale alla Sanità, ha predisposto l’attivazione di una consultazione esplorativa di mercato lo consideriamo un “fatto” dotato della concretezza istituzionale. L’avviso già pubblicato sul sito dell’ASP di Enna, mira ad individuare operatori pubblici e privati con un progetto di gestione coerente con le finalità richieste per un periodo temporale non inferiore a 10 anni e non superiore a 25 anni. L’ambito del progetto è quello delle attività di riabilitazione ad alta specialità nelle patologie neuro degenerative anche attraverso l’elaborazione e l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica da sviluppare in forma integrata con l’assistenza sanitaria. La copertura finanziaria dovrebbe esserci se solo si considera che in atto la percentuale regionale dei posti letto attivati nella riabilitazione intensiva è inferiore a quella prevista e programmata e che in questi ultimi anni è emersa l’esigenza di un suo potenziamento.
Il territorio della provincia di Enna, che già vanta in ambito sanitario un centro di eccellenza come l’IRCCS Oasi Maria SS. di Troina, rischia di “portare a casa” due risultati storici che potrebbero influenzare non poco la prospettiva di sviluppo di un area interna e centrale come la nostra. La discesa in campo di due “big players” come il Policlinico universitario e l’Hub in questione, è infatti in grado di invertire la decrescita demografica in corso. Una sfida che l’attuale classe dirigente deve sapere cogliere con uno spirito diametralmente opposto a quello fin qui posto in essere. In tale contesto di “speranza”, caratteristiche come “capricci caratteriali”, “burocrazie difensive” e “tecniche dell’annacamento” nuocciono gravemente alla salute collettiva.