XIII edizione de “I fotografi abbracciano Nicosia”

Dopo il Covid, che speriamo sempre più di esserci lasciato alle spalle o quantomeno che i momenti più bui siano un triste ricordo ormai, è giusto tornare alla vita e veder Nicosia rinascere. E Nicosia, città d’arte, storia e Cultura, merita certamente di rinascere attraverso una delle manifestazione ormai divenute storiche, ovvero “I Fotografi abbracciano Nicosia”. Una kermesse, anzi un evento ormai a livello Nazionale, che raccoglie a Nicosia il fior fiore dei più grandi fotografi. Nata da un’intuizione di Adriano La Blunda e Salvatore Leonardi negli anni ’90, recentemente negli ultimi il Movimento per la Difesa dei Territori presieduto da Fabio Bruno, realtà molto attiva a Nicosia e sensibile a moltissimi temi che riguarda questo nostro fazzoletto di terra, ha deciso di adottare e fare rinascere la manifestazione dandole nuova linfa e una nuova spinta nel solco, comunque della tradizione. E la tradizione è l’amore per la fotografia, un’arte che più di ogni altra cosa riesce a catturare in un fiat un momento e renderlo immortale. E, quindi, questa manifestazione diventa il biglietto da visita per Nicosia verso l’immortalità di uno scatto, oltre alla facile divulgazione della fotografia che subito stuzzica la nostra vista e in maniera immediata, più di ogni altra cosa, ci fa conoscere un luogo, un posto, un’opera, un angolo a volte sconosciuto e a volte ignorato ma che con il tocco del maestro e una buona luce diventa un angolo di Paradiso. E neanche un tempo “ballerino” (eufemisticamente parlando) ha minato la passione di quanti sono voluti essere presenti a Nicosia per questa straordinaria iniziativa. E, senza ulteriori indugi, cerchiamo di riassumere questo piatto ricco di eventi che si è avuto nei giorni scorsi. Seppur la tre giorni canonica dell’evento è stata il 7-8-9 Maggio, la manifestazione ha avuto un “pre-inizio” lo scorso 4 marzo con la mostra di arte moderna “Diritti umani”, della Beniamin Art Gallery di Catania, in cui il connubio tra arte e temi importanti rappresenta un evento nell’evento con la presenza del gallerista Behnam e alcuni degli autori delle opere esposte (presenti anche la nota pittrice iraniana Rasta Safari e la Catanese Morgana). E dopo questo “pre-evento” si è giunti alla magia della grande manifestazione che ha trasformato Nicosia nel set ideale i cui i grandi nomi della fotografia, accanto a tanti appassionati e anche a tante altre persone che hanno modo di immergersi in questo meraviglioso mondo, si sono cimentati nella “guerra” migliore che vorremmo vedere, ovvero quella all’ultimo scatto ad immortalare ogni attimo e gesto che può regalare questo nostro paese. Un parterre di eccezione ha riempito questa tre giorni fittissima di eventi. Tutti caratterizzati con un tema centrale, ovvero la “fotografia di movimento” dove con movimento si intende il dinamismo, la vita, quello che Bergson chiamerebbe l’elan vital, quella spinta propulsiva e propositrice che deve farci riappropriare della vita dopo la tempesta del covid.
E da questo tema nascono tanti eventi negli eventi: Alessandro Dobici, punto di riferimento dei più conosciuti personaggi della cultura e dello spettacolo, ha sviluppato il progetto di ritratto in piazza dal titolo “ReSTARE a Nicosia”. Dove con questo progetto vi è anche la sensibilità e la forza della fotografia di unire le generazioni e di incorniciarle eternamente nella propria patria, una foto che oggi è un momento bello, domani un ricordo che possiamo toccare con mano.
Francesco Ferla, innovativo architetto, fotografo e digital artist siciliano di fama internazionale, con la sua grande maestria già conosciuta nell’edizione precedente particolarmente apprezzata da molti, ha presentato il workshop “Fotografia e virtual reality. La tecnologia al servizio della fruizione del territorio”.
Inoltre sono state allestite due personali, ovvero “La mia Sicilia” del maestro Peppino Leone e “Cento chiese cento città” di Davide Bramante, oltre alla collettiva dei partecipanti alla precedente edizione e la mostra fotografica “I gesti dell’armonia” a cura dei ragazzi del centro di salute mentale di Nicosia. E di Davide Bramante dobbiamo anche notiziarVi che ha ricevuto il Premio Città di Nicosia di quest’anno, essendo questi un vero e proprio artista della fotografia che utilizza gli scatti per creare opere d’arte, riconosciuto a livello internazionale per aver esposto e lavorato dalla Cina, alla Corea del Sud e agli Stati Uniti e per le sue opere in grande formato, realizzate con la sua originalissima tecnica fotografica delle esposizioni multiple, che riescono a riassumere un evento, un luogo o una città in un singolo quadro. A Davide Bramante è andato questo importante premio che, negli anni, hanno ricevuto altri nomi di fama nazionale e internazionale quali Enzo Sellerio, Maurizio Galimberti, Lanfranco Colombo, Peppino Leone, Riccardo Marcialis, Franco Turcati e Alessandro Dobici (alcuni di questi nomi anche presenti in questa edizione, chiaro segno di come la fotografia è anche amicizia e voglia di ritornare tra amici). Un momento senz’ombra di dubbio commovente è stato il premio alla memoria conferito a Letizia Battaglia recentemente scomparsa, la prima donna fotoreporter italiana, donna coraggiosa che si è fatta spazio in un mondo e in un’epoca di soli uomini, e che ha dato un importante contributo alla lotta contro la mafia. Letizia Battaglia aveva aderito con entusiasmo all’edizione di quest’anno e gli organizzatori della manifestazione sono stati probabilmente gli ultimi ad incontrarla a Palermo il 10 aprile, per invitarla a ricevere il premio alla carriera.
Insomma, un evento unico perché riesce a raccogliere momenti commoventi e momenti felici, tavole rotonde di confronto tra grandi maestri della fotografie e passeggiate per le vie del paese. Un evento che ha dato una scossa di rinascita per Nicosia e speriamo di poter presto nuovamente farci abbracciare da questi fotografi (noi, certamente, li attendiamo a braccia aperte come sempre).
Alain Calò