Venerdì 17 giugno, invece, sul Monte Altesina si svolgerà una giornata di “archeologia pubblica” con partecipazione libera nel corso della quale gli archeologi illustreranno “sul campo” le attività di ricerca svolte fino ad ora.
Le ricerche archeologiche sul monte Altesina proseguono grazie alla convenzione triennale stipulata dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna con l’Università Bordeaux-Montaigne e il Comune di Nicosia.
“La collaborazione con le Università e gli istituti di ricerca è una componente essenziale nell’indagine storico-archeologica. Le numerose convenzioni sottoscritte dalle Soprintendenze della Sicilia e dai Parchi archeologici con Università di tutto il mondo – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – ci restituiscono una conoscenza sempre più approfondita e dettagliata della storia della Sicilia. Aprire i luoghi della cultura e, in particolare i cantieri di scavo, alla visita orientata è un modo per far partecipare le comunità locali alla propria storia, in un processo di progressiva acquisizione di conoscenza e consapevolezza”.
“L’impulso dato all’attività di ricerca archeologica condotta sul campo sul campo grazie anche a legami di collaborazione sempre più stretti e consolidati con le Università e le Amministrazioni locali – dice il Soprintendente, Nicola Neri – è molto importante per la conoscenza e tutela del nostro patrimonio culturale. È altresì fondamentale la collaborazione con il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale proprietario della Riserva, per il sostegno all’iniziativa e per protezione del sito, compito svolto dal gestore della Riserva”.
“Gli scavi archeologici condotti dalle Soprintendenze di Enna e di Agrigento – osserva l’arch. Carla Mancuso, della Soprintendenza di Enna, referente e responsabile scientifico del progetto di ricerca insieme alla prof.ssa Anna Caiozzo e al dott. Giuseppe Labisi, dell’Università di Bordeaux-Montaigne – hanno dimostrato come l’anonimo insediamento del Monte Altesina fosse in età classica un centro importante nel panorama isolano. La presenza del gruppo di ricerca francese costituisce un importante segnale per la comunità scientifica e per la comunità locale perché consente di dare attuazione al lavoro sistematico di ricerca in un sito che ha prodotto livelli autonomi, originali e variegati di cultura sin dalla preistoria e dove si rintracciano presenze di organizzazioni di vita collettiva di singolare interesse scientifico”.
Obiettivo di questa campagna di indagini è la ricognizione sistematica delle evidenze archeologiche del sito e la loro documentazione scientifica.
Per Anna Caiozzo: “Il progetto di ricerca sul Monte Altesina si inserisce nella cosiddetta storia globale e patrimoniale in quanto analizza la storia e l’archeologia del sito nel contesto storico compreso fra la conquista islamica, il periodo normanno e quello basso medievale focalizzando, oltre agli aspetti archeologici, il patrimonio culturale e le relative pratiche sociali”.
Quanto ai partner, il Comune di Nicosia sostiene il progetto attraverso l’ospitalità degli archeologi che saranno presenti a giugno e la realizzazione di iniziative utili ad ampliare la conoscenza del patrimonio storico, naturalistico e di promozione dell’offerta turistico-culturale.Mentre, l’Associazione Culturale Ecomuseo “Petra D’Asgotto” di Nicosia si occuperà del supporto logistico dell’evento ed in particolare della giornata di Archeologica pubblica di venerdì 17 giugno, curando l’organizzazione dell’ ArcheoTrekking e delle escursioni sul Monte Altesina con l’ intento di contribuire allo sviluppo del territorio in una logica sostenibilità ambientale, turistica, economica, sociale e di responsabilità partecipativa dell’intera comunità locale.