Le mirabolanti prodezze del Pd di Nicosia

A breve ci saranno le regionali, un buon modo per “misurare” le proprie forze prima delle nazionali. E vediamo un po’, dopo esserci occupati di cose di Chiesa, di tornare alle cose più “terra terra”, ovvero la situazione politica a Nicosia. Gettiamo quindi uno sguardo a sinistra e dopo esserci sincerati di non essere dinnanzi al deserto del Sahara, vediamo che vagamente dovrebbe esistere un Pd (ci siamo anche sincerati che non sia un miraggio). Il Pd di Nicosia, che ogni tanto dice “siamo vivi” mediante qualche comunicato che molti medici consigliano di leggere ai propri pazienti che hanno disturbi del sonno, è una creatura quasi mitologica, con un corpo e una testa totalmente spaiati. Basti pensare, infatti, che l’ultima volta in cui abbiamo incontrato il segretario del Pd di Nicosia per chiedere un suo parere in merito alla cittadinanza onoraria al Vescovo, questi lamentava la mancanza di un regolamento sulle cittadinanze, mentre i consiglieri presenti in consiglio Comunale votavano con gran giubilo la proposta senza però neanche domandarsi di siffatto regolamento (vabbè si commenta da sé). Ma continuiamo: mentre tutti i politici adesso riscoprono il valore dei giovani, tutti a parlare di giovani, riempirsi la bocca di giovani, del nostro pover Pd quando pensiamo alla compagine giovanile ci ricordiam di una canzone che fa “ca nun ci sta nisciuno”: esisteva, infatti, una volta il Gd di Nicosia, realtà anche abbastanza vivace, ma come tutte le favole “c’era una volta e adesso non c’è più”. Fermi ancora: arriviamo ai comunicati. Tempo fa parlando del segretario del Pd che si era candidato a sindaco di Nicosia (non riuscendo neanche a prendere il seggio da consigliere spettante al primo candidato a sindaco non eletto), abbiamo detto che segue alla lettera la poesia di Manzoni “Cadde, risorse e giacque”. Ma qui ci pare che più che Manzoni, questi comunicati sembrano essere più vicini a una celebre poesia di Carnevale quando fa “dalla polvere era nato ed in polvere è tornato” o ad un Pascoli quando dice “rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo, e tacque, e poi rimareggiò rinfranto, e poi vanì”. Questi comunicati sono come la pillola del giorno dopo (ma quando il giorno prima è passato da solo): non si può far politica pensando solo a quello che combina lo schieramento avversario. C’è bisogno di progettualità su cose concrete! C’è bisogno di guardare al futuro dove con futuro non si intende “cosa c’è per cena?”, ma cosa si può fare affinché nel medio-lungo periodo si possa provare a risolvere i problemi seri di un paese che non sono questioni astratte ma cose concrete. Vero che nel DNA il Pd ha sempre avuto quello di attaccare ad personam, Berlusconi a livello nazionale (ora sono combattuti tra Meloni e Salvini) e a livello locale abbiamo anche quegli esponenti “ad personam” su cui concentrare sforzi, sogni, aspettative e altro (dei progetti chissenefrega). E in tutto ciò esprimiamo il nostro in bocca al lupo a Fabio Venezia, candidato per le primarie regionali, sperando che il Pd di Nicosia, facendo prevalere il loro istinto auto-conservativo alla sconfitta (e mo’ poi gli tocca fare proposte serie), non lo affondi come l’iceberg affondò il Titanic. Anche perché sembra, e le ultime prodezze non ci lasciano ben sperare, che la parola “Vittoria” nel vocabolario del Pd di Nicosia abbia fatto la fine della parola “Impossibile” in quello di Napoleone: non esiste.
P.s. per par condicio a breve uscirà articolo sulla destra Nicosiana che non è che sia messa tanto meglio.
P.p.s. per par condicio non ci esprimeremo (al momento) sui grillini: già si auto-infieriscono da sé.

Alain Calò