Valguarnera: sindaca Draià comunica che non procederà a denunciare i consiglieri Bruno e Speranza ma chiede chiarimenti sul loro e suo operato
Valguarnera - 02/06/2022
Valguarnera. La sindaca Francesca Draià, come abbiamo scritto, indirizza una lettera alla Procura della Repubblica, alla Questura, alla Guardia di Finanza e al Prefetto sulle gravi accuse che i due consiglieri di opposizione Giuseppe Speranza ed Angelo Bruno avrebbero proferito nei suoi confronti, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale ove peraltro lei era assente, ed il giorno dopo telefonicamente ci riferisce che il suo intendimento non era quello di denunciare i due consiglieri, ma di chiedere agli organi in indirizzo, attraverso atti, chiarimenti sul loro e suo operato. Come se, in sostanza, queste massime autorità governative e giudiziarie, invece di perseguire i reati fornissero consulenze politiche ed amministrative. Comunque. La lettera era inerente al fatto che durante il consiglio del 31 maggio scorso i due consiglieri di opposizione avrebbero contestato aspramente alla sindaca le modalità di scelta degli scrutatori, la gestione della pandemia e la distribuzione dei buoni pasto, lasciandosi andare magari a qualche parola di troppo. Da ciò vengono investiti gli organi sopracitati, il segretario comunale, il presidente del consiglio ed i consiglieri tutti. Con tanto di precisazione postuma. “Desidero precisare – ha dichiarato ieri telefonicamente la sindaca- che con la lettera inviata alla Procura della Repubblica, alla Guardia di Finanza e al Prefetto, non intendevo affatto presentare denuncia nei confronti dei consiglieri comunali Giuseppe Speranza ed Angelo Bruno, a seguito delle gravi accuse proferite nei miei confronti durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, ma semplicemente volevo invitare le autorità in indirizzo a fare chiarezza sulle loro dichiarazioni durante l’animato dibattito dell’altra sera e non solo, e se a questo punto possano esserci profili di illegittimità e illegalità sull’operato del sindaco. E’come –aggiunge- se io mi autodenunciassi. Visto che questi signori sono sempre pronti ad accusarmi senza mai però presentare denuncia, allora lo faccio io, chiedendo alle autorità competenti di sentirli, al fine di raccogliere le denunce sui gravi fatti di loro conoscenza attinenti a presunti comportamenti illegittimi adottati dal sindaco”.
Rino Caltagirone