Il mito delle primarie. Ad Enna PD due posti per tre contendenti: decideranno i gazebo

E’ un’Italia che si sta americanizzando in tutto e per tutto, persino con le cosiddette “primarie”. E così nascono tanti “leader” all’italiana che dovrebbero interpretare i desideri, i bisogni degli elettori. Ma non sempre, però, è così: molti di loro, dopo aver acquisito l’imprimatur e ottenuto il seggio, senza nessuna remora e secondo convenienza, sono capaci di spaziare da sinistra a destra infischiandosene di chi li ha votati (Deputazione regionale e nazionale ennese docet). I sostenitori di questo metodo (Riflessioni tratte da un articolo del giornale comunista “il manifesto”) la chiamano “festa di democrazia”, ma mi chiedo: cosa c’entrano le primarie con una cosa così importante come la democrazia? Un partito che si avvale di tale strumento per scegliere i propri candidati, deve avere una visione ben ridotta della democrazia. Sicuramente è un partito che ha sì una visione di un “campo largo”, ma è privo di confini organizzativi, di uno stabile corpo associativo in grado di esercitare una piena sovranità democratica. E allora la domanda sorge spontanea: perché mai un cittadino dovrebbe iscriversi a un partito, se i poteri di cui può godere sono del tutto simili a quelli di un qualsiasi altro elettore? Perché militare in un partito, se la scelta stessa di un candidato è “devoluta” ad un corpo indistinto di “elettori” che possono anche non avere alcun legame organizzativo e associativo con coloro che invece scelgono di “militare”? Infatti, basta una formale adesione e versare un modestissimo obolo e tutti possono partecipare alle primarie. A questa scelta è legato un altro dato fondamentale: il modello di democrazia interna che regge la vita di un così fatto partito che predilige le primarie non è ispirato ai principi della “democrazia rappresentativa”, ma ad una concezione che è giusto definire apertamente “plebiscitaria”, ovvero una visione della democrazia in cui la funzione preminente è quella dell’investitura di un leader, a cui “il popolo” (“il popolo delle primarie”) conferisce un’autorizzazione al comando. Ad esempio, il Pd, all’art. 1 dello statuto, si definisce partito “di iscritti e di elettori” e non mi sembra che ci sia una netta distinzione tra i “diritti” degli iscritti e quelli di un corpo indifferenziato di “elettori”. E allora dove sta la differenza tra le primarie online di 5 Stelle e quelle del Pd che invece avvengono introducendo una scheda nella fessura di una scatola? Non credo che cambi poi così molto: a meno che non si creda che la tecnologia sia di per sé portatrice di democrazia, oppure che il gesto antico di recarsi in un seggio approntato per l’occasione lo sia ancora di più.
Giacomo Lisacchi

E, domani il Pd ennese individuerà i due candidati in corsa alle regionali nella lista del partito attraverso le primarie. In assenza di un accordo tra le varie anime del partito ennese saranno gli elettori a decidere. Due i posti in palio per la corsa all’assemblea regionale siciliana. Una sfida all’ultimo voto per i dem ennesi che in assenza di una quadra si affideranno ai gazebo.
Tre i nomi in corsa: il sindaco di Troina Fabio Venezia, l’ex sindaco di Piazza Armerina Filippo Miroddi e Giuseppe Arena storico ex primo cittadino di Centuripe. Le consultazioni si svolgeranno il 26 giugno 2022 dalle ore 08:00 alle ore 22:00.

Comune/Frazione Sede del seggio Ubicazione del seggio
Agira Piazza Garibaldi n.24
Aidone Piazza Cordova ex cinema Herbita
Assoro Via Crisa, 194
Barrafranca Sala mons. Cravotta Piazza fratelli Messina
Calascibetta Piazza umberto I
Catenanuova Piazza Gugliemo Marconi
Centuripe 1 Piazza Sciacca
Centuripe 2 Piazza Diaz
Cerami Corso Roma (sotto i portici)
Enna Alta Piazza Vittorio Emanuele 24 (Palazzo Militello)
Enna Bassa Palazzetto dello Sport-Quadrivio Enna bassa
Gagliano Castelferrato Piano Puleo
Leonforte Corso Umberto 377 – sede Pro Loco (Villa Bonsignore)
Nicosia Viale IV Novembre – Sotto i portici ex tribunale
Nicosia-Villadoro Largo San Giovanni
Nissoria Via Vittorio Emanuele
Piazza Armerina Amorelli Café-Piazza Senatore Marescalchi N. 6
Pietraperzia Pazza Vitt. Emanuele, presso Sodalizio Combattenti e Reduci
Regalbuto Piazza della Repubblica
Sperlinga Biblioteca comunale-Via Umberto I
Troina 1 Piazza Antonio Gramsci (gazebo)
Troina 2 Piazza Falcone e Borsellino (gazebo)
Valguarnera Via Sant’Elena, 133
Villarosa Corso Regina Margherita

 
Nota stampa del Senatore Mirello Crisafulli su elezioni regionali
La candidatura di Caterina Chinnici ha l’ambizione di realizzare, finalmente, il vero campo largo, sarà l’esperimento Sicilia, almeno me lo auguro. Chi ha deciso di condividere e spendersi nell’esperienza delle presidenziali non può non guardare al di là.
Partendo dall’alleanza progressista, che non è in discussione, ma anzi per valorizzarla ed esaltarla, bisogna confrontarsi anche con tutte le forze moderate e liberali che ci guardano con interesse ed invitarle a sposare il percorso posto in atto. La figura dell’On. Chinnici è talmente di spessore e garanzia che nessuno può permettersi di specularci. La Sicilia, i siciliani, hanno la necessità e il diritto di riavere una rappresentanza autorevole che lavori a dare una prospettiva virtuosa alla regione.
Dobbiamo uscire dalla marginalità in cui il governo Musumeci ci ha rilegato.
Serve maturità, esperienza e serietà. Insomma, c’è bisogno della politica.
Da oggi bisogna lavorare con l’ambiziosa idea di riportare la Sicilia ad essere una risorsa e non più zavorra.
Andiamo avanti.