Troina: percorso turistico “Cammina con Turi”

Innamorato della natura, con la voglia di mostrare al mondo la sua bellezza. Si racchiude in questa descrizione la grande passione di Salvatore Di Vincenzo, 41 anni, nativo troinese, che ad un certo punto della vita, decide di lasciare il proprio lavoro per realizzare il sogno che coltiva fin da bambino, stare in mezzo alla natura e farla conoscere agli altri.

“Cammina con Turi” si chiama il percorso turistico che Salvatore ha pensato e che offre un programma diverso per ogni escursione.
“Lo stesso posto, spiega Salvatore, a seconda del momento in cui lo visiti, può cambiare completamente sia a livello floristico che faunistico, al cambiare delle stagioni. Io mostro al visitatore le varie di specie che vivono nei fiumi, nei boschi, nei laghi, sui pascoli, ma anche la loro funzione all’interno dell’ecosistema”.
La luce che brilla nei suoi occhi quando racconta quello che sogna di realizzare, proietta l’ascoltatore in un mondo fiabesco e tutto da scoprire. Un sognatore, che crede che si possa fare ancora qualcosa per tutelare la natura, e lasciare un territorio pulito a chi verrà dopo, proprio per questo i suoi percorsi non si rivolgono alla massa, ma ad un turismo di nicchia.

“Quando vivi la natura, devi farlo in punta di piedi, spiega Salvatore, devi stare attendo a non contaminare il territorio, e a rispettare l’ecosistema. Purtroppo, il turismo di massa, soprattutto quando si ripete nel tempo, finisce per modificare il paesaggio, per questo è importante tutelare i territori come il nostro. Non punto ai grandi numeri, ma a migliorare la qualità della vita attraverso le esperienze che faccio vivere”.
Quasi un’utopia, il sogno di Salvatore, che realmente crede in quello che fa, tanto da coinvolgere coloro che incontrano il suo cammino.
“Un giorno ho accompagnato alle cascate del Catafurco una famiglia che aveva una bambina che non riusciva a camminare bene, racconta Salvatore. Io stesso mi sono chiesto se sarei riuscito a completare il percorso, poi ho preso lo sterco di una mucca, e ho spiegato alla bambina quanti insetti vivevano lì dentro e perchè. Miracolosamente, ci siamo ritrovati davanti alle cascate. La bambina, non si era neanche accorta del percorso, tanto si era appassionata al racconto di quel microcosmo”.

Salvatore sin da piccolissimo, appena poteva correva sul Monte San Pantheon di Troina, vicino casa, e si documentava sulla flora e sulla fauna, tanto da conoscere infinite varietà di specie. Attivista di Legambiente e di altre associazioni che si occupano di tutela ambientale, Salvatore ha fatto numerose esperienze, come i campi di volontariato internazionale. Ed è proprio in uno di questi campi, in Africa, che ha capito che doveva cambiare la sua vita e realizzare il suo sogno. Insegnare agli altri a vivere la natura e a tutelarla.
“Vorrei realizzare una rete di competenze che lavori in sinergia, a supporto del turismo locale, spiega Salvatore. Vorrei che il turista potesse vivere un esperienza a 360 gradi quando viene, conoscendo tradizioni e sapori del territorio, oltre alla natura e i suoi abitanti. Ma questo non sempre è possibile. Penso alla ricotta fatta nel pentolone col fuoco sotto, ad esempio, e non in uno sterile laboratorio. Vorrei che in questo la politica cambiasse rotta. Perché, una cosa è la produzione industriale e un’altra le tradizioni, che non sempre vanno d’accordo con le attuali normative”.
Nel prossimo fine settimana, Salvatore ha organizzato un percorso, rigorosamente a piedi sulla “Dorsale dei Nebrodi”, da Mistretta a Floresta, passando per il Lago Maulazzo.

“Da tempo organizzo insieme ad alcuni collaboratori questo percorso, racconta Salvatore, sarà un’esperienza nella natura, dormiremo in tenda e mangeremo quello che sta nello zaino. Ovviamente avremo con noi una macchina nelle vicinanze, per qualsiasi emergenza. Anche perché, faremo in 3 giorni, un percorso di 72 chilometri”.
In concomitanza con la passeggiata, si svolgeranno diversi eventi, come la “Maratona dei Nebrodi” e la passeggiata del CAI sulla strada per Monte Pelato.
“Dopo la pandemia, racconta Salvatore, la gente è cambiata. Ha capito quanto è importante la libertà. E non c’è nulla che ti renda più libero di vivere nella natura”.
Sandra La Fico