Leonforte. Gestione in house raccolta e smaltimento rifiuti urbani: minoranza “dice” NO

I Consiglieri di minoranza del Comune di Leonforte, Muratore, Leonforte, Barbera, D’Accorso, Siragusa, Mangione, Grillo e La Ferrara hanno inviato la seguente comunicazione che, per dovere di cronaca, riportiamo integralmente, ritenendo nel entrare nel merito della vicenda:

“Giorno 28 giugno, il Consiglio comunale, in prosecuzione di seduta del 27, e’ stato chiamato in causa per deliberare circa la gestione in house della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti urbani.
La minoranza tutta, con cognizione e grande senso di responsabilità, ha espresso parere contrario, per dire “NO” a questo tipo di gestione, poiché il piano studiato in commissione presentava delle criticità che andavano approfondite e sviscerate. Pertanto, la minoranza ha evitato alla cittadinanza di fare un salto nel buio, che avrebbe potuto comportare delle conseguenze irreversibili.
Nello specifico, il comune con l’approvazione della società in house, cosi come predisposta dall’amministrazione, si sarebbe assunto l’onere e il pericolo di eventuali costi aggiuntivi dovuti non solo agli eventuali aumenti relativi ai costi di discarica che non rappresentano una variabile fissa, ma anche gli imprevisti dovuti ai mezzi predisposti per espletare il servizio essendo dei mezzi usati e quindi usurati.
Inoltre, l’eventuale risparmio minimo descritto dal piano sarebbe stato ammortizzato dalla procedura di gara che con l’eventuale ribasso apportato al costo andrebbe a determinare un risparmio maggiore rispetto a quello prospettato da questa amministrazione. Seppur la gestione in house in qualche comune virtuoso oggi rappresenta una bella realtà, a Leonforte con ci sono le condizioni. È stato bocciato l’intero entourage che si dovrebbe occupare della gestione di un servizio così importante.
Il comune non è l’impresa di famiglia che in qualche modo ti consente una certa libertà nelle scelte, ma è cosa di tutti ed è bene si gestisca con rigore, attenzione e scrupolosità soprattutto quando di mezzo c’è un dissesto, fortemente voluto da questa amministrazione
Inoltre se fosse stato un progetto fattibile e condiviso, la maggioranza consiliare avrebbe potuto votarlo “senza se e senza ma” come ha fatto in passato, piuttosto che presentarsi frammentata, poco unita e indecisa, senza un solo intervento, sia in aula che nelle commissioni di studio, in difesa della scelta amministrativa.
Insomma, la maggioranza che avrebbe dovuto avere i numeri per approvarsi il tutto pretende oggi che lo faccia la minoranza, fortemente titubante sulla fattibilità del progetto in quanto lacunoso e senza un piano economico finanziario dettagliato con una analisi dei costi benefici per la cittadinanza.
“Noi abbiamo i numeri”, lo slogan d’apertura di questa amministrazione, ed è per questo che consigliamo a questa compagine di autovalutarsi per avere la dignità e la coerenza nel portare a compimento tutti i punti previsti nel loro programma elettorale con i numeri di cui si sono sempre vantati.
Come si può pensare di cambiare gestione su un servizio di così fondamentale importanza per tutta la collettività, in piena scadenza del mandato elettorale, con un’amministrazione fantasma, assessori che rimangono attaccati alla poltrona, ma in cerca di nuovi lidi politici screditando il loro stesso operato.
Oggi bisogna chiedersi: esiste ancora una maggioranza?
La stagione dei proclami è finita, è necessario che il Sindaco venga in aula e riferisca sull’attuale situazione politica in seno al Consiglio comunale, è necessario che il Sindaco esca dalla sua stanza per parlare con l’intero Consiglio comunale. Oramai manca meno di un anno alla fine della legislatura e se non vuole parlare con i consiglieri, per come ha sempre fatto, saranno i cittadini a valutare l’azione amministrativa disastrosa portata fin qui avanti.