Valguarnera il consigliere Luca Bonanno prende distanze da suo assessore di riferimento Arena, dopo dichiarazioni rese

Valguarnera. La maggioranza consiliare che sostiene la sindaca Draià sembra dissolversi come neve al sole. Quell’astensione al PEF da parte di quattro di loro che ha fatto naufragare l’importante strumento finanziario, ha lasciato al momento degli strascichi difficilmente ricomponibili. Ieri in una dichiarazione a mezzo stampa l’assessore Gianluca Arena si è dissociato dal suo consigliere di riferimento Luca Bonanno dicendo che non approvava per nulla le scelte dello stesso, auspicando che potesse ritornare sui propri passi per portare avanti il programma politico amministrativo sposato alle ultime amministrative.” L’intenzione di Arena, dopo le voci che giravano di probabile revoca delle deleghe, era di mettere un punto fermo sulla volontà di continuare a collaborare con il sindaco, portando avanti l’azione amministrativa intrapresa, confermandone il pieno sostegno e che l’impegno da assessore non veniva assolutamente meno. A stretto giro di posta la risposta di Luca Bonanno: “Rimango stupefatto in merito alle dichiarazioni di Arena ed in particolare per essersi dissociato dalle scelte da me effettuate in consiglio comunale con riferimento alla mancata approvazione del PEF. Ricordo che Gianluca Arena si trova a fare l’assessore municipale in rappresentanza del sottoscritto e quindi se non condivide la mia azione politica avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni dall’incarico. Ho l’impressione- continua- che dopo la revoca effettuata dalla sindaca all’assessore Camiolo, in conseguenza delle scelte fatte dalla consigliere D’Angelo (di riferimento a Camiolo), il sindaco ha imposto all’assessore Arena di effettuare le dichiarazioni di presa di distanza dal sottoscritto, al fine di conservare il suo posto in Giunta. Io sono stato eletto per rappresentare gli interessi del mio paese e le mie determinazioni politiche sono conseguenza dell’impegno assunto. In quest’ultimo periodo evidenzio che all’interno della maggioranza che sosteneva il sindaco esistono tantissime problematiche non risolte e si contesta inoltre il metodo personale di gestione della vita amministrativa. Un modo di intendere l’azione politico- gestionale che non consente purtroppo il libero confronto all’interno della maggioranza. Ciò –conclude- mi ha indotto ad assumere una posizione di difformità ed il mio voto sarà sempre dettato dalla convinzione e non dalla subordinazione alle decisioni del sindaco”.
Rino Caltagirone