Valguarnera. Comitato “Salviamo villa Falcone Borsellino” invia esposto ad autorità istituzionali chiedendo blocco lavori


Valguarnera. A pochi giorni dalla consegna dei lavori per la “riqualificazione della Villa “Falcone- Borsellino”, attraverso un finanziamento di un milione di euro della Regione Siciliana, ove dagli elaborati è previsto che al posto della Villa comunale venga realizzata una Piazza, il Comitato promotore “Salviamo la Villa Comunale”, invia un esposto particolareggiato al Dipartimento Infrastrutture e Mobilità Regione Sicilia, all’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Prefettura, alla Procura della Repubblica, alla Soprintendenza dei Beni Culturali, al Genio Civile, al Servizio Igiene Asp, al Presidente del Consiglio Comunale, a Lega Ambiente Sicilia, all’Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali di Enna per segnalare le forti anomalie che gravano su di esso. Di esso pubblichiamo alcuni stralci. Tutto ciò anche a seguito della forte reazione nell’opinione pubblica, sfociata nella costituzione di un comitato per salvare la Villa, che come primo atto ha avviato una petizione popolare con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’opera che si intende realizzare, che, di fatto, trasforma la Villa in Piazza aperta, rimuovendo la quasi totalità delle piantumazioni che costituiscono l’unico polmone verde all’interno del centro abitato, petizione che al momento ha raccolto circa 500 firme. Il comitato, allo scopo di salvare la Villa ha coinvolto pure il Consiglio Comunale per sollecitare un incontro che dovrebbe tenersi il prossimo 25 luglio, in contestazione al progetto per l’evidente danno ambientale. Nell’esposto composto da 4 pagine, vengono segnalati anomalie sia documentali che tecniche. Per quanto riguarda le prime viene fatto rilevare che vi siano incongruenze tra la data di approvazione del progetto da parte della Giunta Comunale (02/07/2021) e la data di approvazione tecnica ed amministrativa da parte del Dirigente tecnico (05/07/2021) nonché l’inserimento della proposta progettuale nel Piano delle Opere pubbliche approvato dal Consiglio in data 29/09/2021; che vi sia assenza dei requisiti d’ammissibilità previsti dal bando come i prescritti pareri della Soprintendenza dei Beni culturali e del Genio civile; non risulta alcuna dichiarazione di compatibilità con lo strumento urbanistico vigente per la trasformazione della Villa comunale in piazza e che l’alterazione del verde pubblico costituisce violazione dei parametri essenziali previsti nel PRG. Per quanto riguarda le incongruenze di carattere tecnico il comitato rileva che ci siano delle violazioni in merito agli articoli del codice dei contratti pubblici e che in relazione a questi articoli, pur considerando l’elevato impatto ambientale e sociale dell’opera, l’Amministrazione comunale non ha mai avviato alcuna consultazione pubblica stante anche il totale cambio di destinazione d’uso dell’area e che l’opera progettuale, trasformando la Villa comunale in Piazza, non risponde ad un fabbisogno della collettività se non per uno sparuto gruppo di cittadini che potrebbero sfruttare l’area a fini commerciali.

Non solo, ma anche la qualità architettonica in progetto ed il contesto stesso dell’opera non si adattano correttamente alle caratteristiche dell’ambiente circostante, in barba al totale dispregio delle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici. Il comitato promotore evidenzia pure, secondo il dettato dall’art. 23 comma 8, che il progetto esecutivo, redatto in conformità al progetto definitivo, deve determinare in ogni dettaglio i lavori da realizzare, il relativo costo previsto, il cronoprogramma coerente con quello del progetto definitivo che deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale che ogni elemento sia identificato in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. Invece, secondo la relazione, il progetto esecutivo approvato dalla Giunta comunale in data 02/07/2021 tutto è tranne ciò. Inoltre per il comitato promotore sia l’oggetto del progetto che l’esecuzione delle opere previste, evidenziano una contraddizione in termini che, probabilmente ha tratto in inganno sia i componenti della Giunta Comunale che gli stessi esaminatori del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della regione Siciliana. Il sindaco, tra l’altro- segnala sempre il comitato- in una intervista pubblica ha dichiarato che il progetto è stato redatto in 24 ore con l’unico scopo di beneficiare del contributo previsto dal Bando di un milione di euro, affermando che in qualsiasi momento si potranno apportare sostanziali modifiche in corso d’opera. “Tutto ciò dichiarano i delegati del comitato, Davide Urzì, Gabriele Leanza e Carlo Garofalo: “rappresenta una chiara mancanza di rispetto per la cittadinanza e riteniamo illogica ed incoerente, con la normativa vigente, la dichiarazione del sindaco in riferimento alla possibilità di realizzare una variante in corso d’opera con lo scopo di lasciar in vita il verde esistente”. Alla luce di tutto ciò il comitato promotore “Salviamo la Villa Falcone- Borsellino”, chiede che il progetto di riqualificazione venga totalmente rielaborato tenendo presente la necessità di intervenire anche nell’area in declivio, la quale necessita di interventi di riqualificazione, con lo scopo di conservare la destinazione del sito “Villa Comunale” ed evitare il danno socio- ambientale nel pieno rispetto dei parametri dello strumento urbanistico che individua il sito quale area verde- attrezzata. Infine, oltre a lanciare un accorato appello, il comitato chiede al Presidente del Consiglio Comunale ed ai consiglieri tutti di esprimere il proprio giudizio in merito, assumendo tutte le iniziative possibili per evitare lo stravolgimento dello stato di fatto e a valutare se, in effetti, la realizzazione dell’opera implica una variante allo strumento urbanistico o una semplice destinazione d’uso e se vengono rispettati i parametri del verde pubblico.
Rino Caltagirone