Valguarnera: avviati ieri i lavori alla Villa Comunale. Comitato promotore organizza manifestazione pubblica
Valguarnera - 19/07/2022
Valguarnera. Per molti oppositori, l’azione è stata condotta senza pietà, con cinismo e solamente in forza dell’autorità derivante dalla sua carica. La sindaca Draià non ha voluto sentire ragione di dialogo ed ieri nella tarda mattinata, ha consentito l’avvio dei lavori presso la Villa “Falcone Borsellino”, con il fissaggio delle tele intorno all’inferriata.
La sindaca non ha voluto sentire ragione neanche di fronte a circa 500 firme, frutto di una petizione popolare organizzata dal comitato civico “Salviamo la Villa” e neanche di fronte ad un incontro con la prima commissione consiliare alla quale avrebbero dovuto partecipare componenti dello stesso comitato, fissata dal presidente del Consiglio comunale Scozzarella per il prossimo 25 luglio. Nulla di tutto ciò, si va avanti a testa bassa senza colpi ferire e senza l’esigenza di sentire sull’argomento persone della società civile. Tanto che lo stesso Comitato con una nota diramata nel pomeriggio di ieri ha annullato l’incontro con la 1^ commissione, ritenendolo a questo punto tardivo e superfluo. Più volte la stessa sindaca pubblicamente aveva manifestato la volontà di presentare alla cittadinanza il progetto prima che iniziassero i lavori. Ma nulla di tutto ciò. A frenare la sindaca non è bastato nemmeno l’esposto inviato nei giorni scorsi ai vertici istituzionali della provincia e della regione per vederne quanto meno l’esito. Invece no, si va avanti a testa bassa, come dire “questo progetto “s’ha da fare e si farà”. La sindaca ieri sera nel suo consueto video ha giustificato l’avvio dei lavori affermando che la macchina era già partita e non poteva più fermarsi, e se i consiglieri avessero voluto occuparsene lo dovevano fare un anno fa quando è stato presentato il progetto all’interno del piano triennale delle opere pubbliche. Ma alcuni di loro hanno fatto notare che allora si era parlato di “riqualificazione” e non certo di “trasformazione”, perché di questo si tratta. In ogni caso non è nato ieri il problema, se ne parla da quattro mesi e quindi se si fosse voluto, hanno fatto notare in tanti, si sarebbe potuto trovare attraverso il dialogo anche un compromesso tra le parti. A trovare questo compromesso ci avevano tentato parecchi mesi fa, su richiesta stessa del primo cittadino, le Sentinelle ambientali che avevano elaborato una proposta alternativa che manteneva quasi inalterato il volto della Villa, portando però alcune modifiche sostanziali che salvavano gran parte del verde esistente; ma ad un primo sì di compiacimento da parte della sindaca si è andati in seguito avanti col progetto iniziale elaborato dal Comune.
Progetto di un milione di euro, ricordiamo, che prevede l’abbattimento dell’inferriata, l’estirpazione di quasi tutte le siepi, la conservazione di alcuni alberi di alto fusto e la piantumazione di alberelli all’altezza dell’ingresso. Con l’abbattimento dell’inferriata rimarrà dunque uno spazio tutto aperto, dotato di gradini e dell’allargamento del marciapiede verso l’interno per tutto il perimetro della Villa, l’interno invece sarà ripavimentato di sana pianta in pietra lavica. Una rivoluzione dunque copernicana, a 360°. Una rivoluzione che non piace affatto a gran parte della cittadinanza, considerato che si sta parlando di un bene pubblico di valore storico, affettivo ed ambientale che ha costituito per oltre 60 anni un angolo di tranquillità e refrigerio per la comunità, in particolare nel periodo estivo. La questione a quel che risulta non finirà qui. Il Comitato promotore “Salviamo la Villa” ha fatto filtrare che è loro intenzione da subito organizzare una manifestazione pubblica, chiedendo al contempo al Prefetto e ad altre autorità di essere ricevuti prima che i lavori vadano avanti.
Rino Caltagirone