Affossato il Governo Draghi, che destra……

Gli incompetenti mandati allo sbaraglio, ovvero i 5 Stelle, che ben poco capivano di politica (e i risultati si son ben visti n questi anni) possono sbagliare e, per certi versi, sono anche “giustificati” dalla loro esperienza deficitaria.

Ma a mandare a casa Draghi, la migliore espressione della Nostra Italia unanimemente riconosciuto anche da tutta l’Europa e il mondo Occidentale, è stata la Destra. E questa Destra che professa di avere a cuore il bene degli Italiani con quest’atto vile ha pugnalato alle spalle gli Italiani, anche e soprattutto quelli che l’hanno sempre sostenuta e votata. Questa Destra è ormai trascinata dal più cieco populismo e pressapochismo politico, poco incline a fare la vera Destra, ovvero quella eticamente e moralmente corretta, quasi in maniera rigida, sul benessere di uno Stato ancor prima del risultato elettorale. La vera Destra è quella che raggiunse il pareggio di bilancio pochi anni dopo l’unificazione d’Italia con scelte ben poco popolari (basti pensare alla riforma di Quintino Sella) ma che avevano un orizzonte chiaro nel proiettare la neonata Italia ad essere uno Stato efficiente e con i conti “a posto”. La vera Destra e non questa che sempre più richiama alla “patacca” di Montanelliana memoria, è fatta di galantuomini non di urlatori da piazza o fenomeni da baraccone. Una Destra che si rispetti avrebbe innanzitutto riconosciuto l’indiscusso merito di Mario Draghi che non è uno “preso dalla strada” ma un professionista di altissimo livello che nel suo ultimo discorso ha fatto proprio quello che è chiedendo semplicemente di lasciarlo lavorare in santa pace. O forse ora abbiamo la supponenza di affidarci ad un medico e nel momento di una delicata operazione su noi stessi gli fermiamo la mano chiedendogli conto e ragione di quello che sta facendo? E la Destra, che si fonda sulla meritocrazia (tutto il resto è contorno), nel momento in cui ha voltato le spalle a chi ha merito, ha rinnegato se stessa. Con il Covid, con la guerra, con l’inflazione galoppante, il bene per gli italiani era avere un governo ben saldo che potesse intervenire tempestivamente. E con queste emergenze inedite l’unica formula governativa adatta era quella di un Governo di Unità Nazionale. Ma la Destra ha preferito ascoltare le sirene dei sondaggi e fregarsene altamente di quello che sta succedendo. Sembra quasi come quella vecchia canzone in cui si racconta che mentre tutto andava a fuoco il maggiordomo diceva alla Signora che andava tutto bene! Qui va tutto a fuoco e verso dove siamo proiettati? Verso nuove elezioni con un Parlamento con meno rappresentatività e una legge elettorale che già era poco funzionale prima e figuriamoci adesso. Con un esito sicuramente più traballante di un governo di Unità Nazionale e quindi una maggioranza di pochi elementi che come ben sappiamo, sono maggioranze molto aleatorie. Ma, cosa ancora peggiore, si va a consegnare l’Italia ad una destra ben lontana dal Pdl del 2008 abbastanza coeso (e la coesione ci portò lo stesso ad una crisi nel giro di tre anni), ma composta da tre anime molto distinte tra di loro e che palesemente mostrano già da adesso importanti spaccature. Il tutto ci riporterà ad un Governo tecnico in maniera inevitabile… ma potrà essere troppo tardi e riavere un governo di “lacrime e sangue” (speriamo che almeno in questo lasso di tempo venga abolito il reddito di cittadinanza in favore di riforme volte ad aumentare l’occupazione). Ultima considerazione: la rivoluzione liberale di Berlusconi è morta e sepolta e il mentore è ormai l’ombra di se stesso a 100 anni dalla marcia su Roma ci ritroviamo nuovamente con una serie di governi in crisi (ma non c’è neanche paragone con quelle classi politiche del tempo) … mala tempora currunt.

Sen.Trentacoste voto fiducia a Draghi

P.s. capiamo che saremo additati come fascisti o totalitari, ma la democrazia dinnanzi alle emergenze fa più danni che altro. È stata la democrazia a portare i 5 Stelle al potere. Ed è la democrazia a dare la voce a tutti, anche agli incompetenti. E ritornando alla similitudine del medico chirurgo, chi si farebbe operare da un medico che non si muove dopo aver messo a votazione ogni sua azione considerando anche l’opinione dell’inserviente?
Alain Calò