Stato di agitazione all’Ircss Oasi di Troina proclamato da Cisl per 13^ mensilità 2021 e una tantum rinnovo contratto

La Cisl Funzione Pubblica (FP) interprovinciale Ag-Cl-En proclama lo stato di agitazione per il mancato pagamento della tredicesima mensilità 2021 e dell’una tantum per il rinnovo contrattuale ai circa 700 dipendenti dell’Irccs dell’Oasi Maria SS e chiede la convocazione di un tavolo di raffreddamento del conflitto sindacale. In caso contrario, annuncia il ricorso allo sciopero generale per “manifestare democraticamente il dissenso verso l’attuale amministrazione dell’Irccs”. Di questa decisione la Cisl informa il prefetto di Enna, Matilde Pirrera, e il presidente dell’Irccs, Silvio Rotondo, con la lettera inviata ieri da Salvatore Parello, Gian Luca Vancheri e Maurizio Sturnio, rispettivamente, segretario generale Cisl-FP Ag-Cl-En, segretario generale Cisl-FP En e segretario aziendale Cisl FP all’Irccs. Per la Cisl, “la situazione di seria crisi economica globale è sotto gli occhi di tutti e negare le spettanze dovute ai lavoratori in un momento storico come quello attuale equivale a mettere in ginocchio centinaia di famiglie, non più in grado di far fronte alle necessità quotidiane della vita”. Il rischio di un inasprimento delle tensioni sociali. La questione tredicesima mensilità 2021 e una tantum rinnovo contrattuale calcolata in mille euro a lavoratore, era stata sollevata dalla Cisl ad aprile. La dirigenza dell’Irccs aveva assunto l’impegno di pagare tutto entro il mese di maggio. Impegno disatteso. La Cisl fece capire alla dirigenza dell’Irccs che avrebbe proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori. Per evitare che ciò accadesse, la dirigenza Irccs comunicava per inscritto alla Cisl che avrebbe pagato la tredicesima entro il mese di giugno e le altre spettanze a breve. Anche giugno è passato ma della tredicesima e dell’una tantum per il rinnovo contrattuale, neppure l’ombra. Ai lavoratori è invece arrivata un’email con la quale l’Irccs li informava che la tredicesima l’avrebbero ricevuta entro il 20 di luglio. Luglio e passato, ma ancora i lavoratori non hanno ricevuto nulla. Aspra è la reazione della Cisl: “Si è consumata l’ennesima burla e a tutt’oggi, dopo sette mesi di attesa e di impegni non mantenuti, la tredicesima non è stata ancora erogata e così come la somma relativa all’una tantum”. Per la Cisl, “in atto vi è, da parte dell’Irccs, una violazione del diritto fondamentale alla retribuzione” perché “gli organi preposti hanno regolarmente versato all’Istituto tutte le spettanze dovute”. Abbiamo chiesto all’Irccs una sua presa di posizione rispetto a quanto sostenuto dalla Cisl.
Sigma Pi