Troina: Special School Emilia Sereni su usi paesaggi collettivi, usi civici e beni comuni come risorsa

Da domani fino a sabato a Troina Special School Emilia Sereni su usi paesaggi collettivi, usi civici e beni comuni come risorsa.
“Paesaggi collettivi: usi civici e beni comuni come risorsa” è il tema dell’edizione 2022 della Special School “Emilio Sereni”, che si terrà a Troina dal 7 al 10 settembre alla Cittadella dell’Oasi Maria SS. Ad organizzarla è la Scuola di paesaggio “Emilio Sereni” in collaborazione con il Comune di Troina, Università di Catania, Dipartimento di ingegneria civile e architettura (Dicar) dell’Università di Catania, Istituto Alcide Cervi di Gattatico in provincia di Reggio Emilia e Struttura didattica speciale (Sds) di architettura di Siracusa. La scuola è articola in sessioni: sessione inaugurale (presentazione della scuola e lectio magistralis sugli usi civici) nel pomeriggio di mercoledì 7 settembre, prima sessione (usi civici o beni comuni?) di mattina e pomeriggio di giovedì 8 settembre, seconda sessione (le buone pratiche nella contemporaneità, il quadro conoscitivo) nella giornata di venerdì 9 settembre, terza sessione (prospettive per una reinterpretazione dell’uso civico) sessione conclusiva (La Carta di Troina) mattina e pomeriggio di sabato 10 settembre. Gli organizzatori dell’edizione di Troina della Special School, la seconda in Sicilia dopo quella di Siracusa sul tema “I paesaggi della riforma agraria” del 2016, hanno spiegato le ragioni per cui hanno scelto il tema degli usi civici, beni comuni e paesaggi collettivi: “Oggi, di fronte alla necessità di modificare il modello di sviluppo insostenibile, le terre comuni (demani pubblici e aree private soggette a usi pubblici, possono diventare risorse per percorsi di sviluppo originali e specifici che vedano le comunità locali protagoniste”. Troina è stata scelta come sede dell’edizione 2022 della Special School sugli usi civi e beni comuni in segno di riconoscimento “dell’azione costante condotta dal Comune di Troina da quasi un decennio per riprendere possesso di 4200 ettari di bosco comunale da lungo tempo affittato ad allevatori legati alla mafia agraria”. Affrancati dal giogo mafioso, le foreste di Troina sui Nebrodi sono gestite dall’azienda speciale silvo-pastorale “per creare occupazione e riattivare il legame tra gli abitanti e il territorio”. Oltre alle lezioni frontali, tenute da docenti universitari, si svolgeranno attività collaterali quali seminari, laboratori e presentazione di libri, tra questi “Aree interne e comunità. Cronache dal cuore dell’Italia” del Collettivo Print e “La restanza” di Vito Teti”, che mettono in discussione quello che si è fatto finora per arrestare lo spopolamento dei paesi delle arre interne e montani con la vendita della case ad un euro, turismo e la retorica dei borghi più belli d’Italia.
Silvano Privitera