La sede di Siracusa della Kore ospita una conferenza internazionale su educazione e patrimonio culturale

L’educazione al patrimonio culturale come strumento per la formazione di cittadini consapevoli.
È questo, in sintesi, il tema sul quale si confrontano in questo fine settimana oltre 150 pedagogisti italiani e stranieri nella prima conferenza internazionale appositamente organizzata a Siracusa dall’università Kore di Enna in collaborazione con la Siped, Società Italiana di Pedagogia. Obiettivo del convegno, che vede la partecipazione dei principali atenei italiani e di università di Canada, Francia, Israele, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Ungheria e USA, è il confronto tra le migliori esperienze sulla “Heritage Education”, ambito di studio che punta a valorizzare nella scuola il patrimonio culturale materiale e immateriale.
“In una società sempre più multietnica e culturalmente polifonica – si legge nella presentazione della conferenza internazionale – il patrimonio culturale rappresenta un potente strumento di consapevolezza e d’azione, che alimenta processi di negoziazione delle identità, di sviluppo di competenze di cittadinanza e di partecipazione attiva alla crescita di società democratiche”. E ancora: “la relazione che si sviluppa con il patrimonio culturale, pure mediata dalle tecnologie, non è solo vettore di inclusione sociale e di benessere collettivo, ma anche fattore di miglioramento della qualità della vita, concorrendo allo sviluppo sostenibile di territori e di comunità”.
Alla conferenza, che si tiene nella sede della Kore situata nel centro storico di Ortigia, saranno illustrati circa 70 contributi scientifici. L’organizzazione è stata curata dalla prof. Marinella Muscarà, preside della facoltà di studi classici, linguistici e della formazione dell’università di Enna. In apertura, tra gli altri interventi, quello del rettore della Kore, Giovanni Puglisi, presidente emerito Unesco Italia, del rettore dell’università di Roma Tre, Massimiliano Fiorucci, e della direttrice del centro Intellect dell’università di Modena e Reggio Emilia, Antonella Poce.
by siracusanews