Consentita l’apertura della caccia in Sicilia

Per il secondo anno consecutivo il WWF, la Lega Ambiente Sicilia ed altre associazioni ambientaliste hanno impugnato il calendario venatorio per la stagione 2022/2023, evidenziando la sussistenza di rischi per la protezione della fauna selvatica. In particolar modo, con il ricorso in parola, le Associazioni chiedevano al Giudice Amministrativo, oltre all’annullamento, anche la sospensione cautelare dell’efficacia del provvedimento impugnato. Il T.A.R. Palermo si è espresso sulla richiesta di sospensione degli effetti del succitato decreto, accogliendo in parte la domanda cautelare presentata dalle Associazioni Ambientaliste. L’Amministrazione regionale ha adito il CGA proponendo un appello cautelare avverso la predetta ordinanza L’Unione Associazioni Venatorie Siciliane (Un.A.Ve.S.), costituitasi nel giudizio ha dedotto innumerevoli profili di inammissibilità ed infondatezza del ricorso proposto dal WWF, facendo riferimento anche ad alcuni precedenti favorevoli recentemente ottenuti, con i quali il CGA aveva messo in evidenza l’insussistenza di un divieto assoluto del prelievo venatorio del coniglio, nonché la sostanziale conformità del calendario venatorio rispetto al parere emesso dall’ISPRA. All’esito della camera di consiglio il CGA, aderendo alla prospettazione dell’Assessorato difeso dall’Avvocatura dello Stato, di UNAVES difesa dagli avv.ti Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, dell’avv. Barbagallo, della Federazione italiana della caccia, rappresentata e difesa dall’avvocato Angelo Sala, nonché dell’Associazione Liberi Cacciatori Siciliani, Associazione nazionale cacciatori, Associazione Italcaccia Sicilia, rappresentate e difesi dall’avvocato Alfio Barbagallo, con ordinanza n. 345/2022 ha riformato l’ordinanza cautelare resa dal TAR Sicilia, consentendo la caccia al coniglio a partire dal 1 ottobre 2022, la caccia alla tortora a partire dal 18 settembre 2022 e la caccia al colombaccio anche in preapertura, e dunque anche prima dell’apertura ordinaria.